martedì 8 luglio 2014

Il bambino salva la famiglia o no?


Molto spesso la sterilità di uno dei coniugi diventa la causa delle liti, offese e alla fine, della rottura delle relazioni.  Ogni uomo, facendo la conoscenza di una donna inconsciamente sceglie futura madre dei propri figli. Pure la donna, scegliendo il suo principo azzurro valuta la sua capacità di creare una famiglia forte e diventare un papà esemplare. Per sfortuna, molto spesso capita che una coppia per le ragioni diverse non può avere i figli in modo naturale. Tutte le coppie che si trovano in una tale situazione si può dividere in due gruppi: quelli che si separano e quelli che cercano insieme la soluzione del loro problema.  Le procedure di procreazione medicalmente assistita alle quali ricorrono molte coppie infertili, aiutano le persone a diventare i genitori. Però c’è un gran “NO”. Gli psicologi affermano che la nascità di un bambino non salva la famiglia!  Per lo più se si ricorre ad una procedura della fecondazione artificiale. Il bambino non è una soluzione dei problemi della coppia, il bambino è un frutto d’amore. Molto spesso alla nostra clinica si rivolgono le coppie che hanno già testato i loro sentimenti con il tempo e con le prove della vita. Avendo superato un periodo difficile e responsabile del decorso del programma loro diventano i genitori molto felici ed affezionati. A volte vengono di nuovo per provare la felicità di essere genitori di una famiglia numerosa. Allora, pensateci bene prima di diventare i genitori se la vostra famiglia non vi sembra del tutto normale o se avete le disparità di opinioni molto serie. Se, invece, siete sicuri nel suo (o nella sua) coniuge e nelle vostre relazioni ma non potete risolvere il vostro problema dell’infertilità da soli, vi siamo sempre disponibili! La diagnosi dell’infertilità non è una condanna e sappiamo bene come superarla!



22 commenti:

  1. Il bambino sicuramente aiuta la famiglia ad essere piu unita e felica, ma solo nel caso la famiglia esiste veramente. Il figlio non puo creare un rapporto, ma puo aiutare a consolidarlo, quindi non credo che il bambino salva la famiglia...

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  2. Noi abbiamo due gemelli, nati grazie alla PMA e dopo tante sofferenze posso dire che il bimbo (o anche due) sicuramente salvano ed aiutano la famiglia ad essere piu forte ed unita

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  3. Ho avuto la fortuna di avere figli senza mai aver tribolato né per rimanere incinta, né per portare avanti una gravidanza sana. Ho amiche alle quali le cose non sono andate bene, non sono mai diventate mamme pur desiderando tantissimo crescere ed amare un figlio, ho partecipato, da più o meno vicino, al loro dolore.
    Se potessi donare i miei ovuli e rendere felice una donna/una coppia/una famiglia, lo farei domani, purtroppo ho già 44 anni.
    I figli sono di chi li desidera, li ama, li cresce. Non credo che basti donare un ovulo che genererà un bambino, per sentirsi realmente genitore di quel bambino.

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  4. La pratica della fecondazione artificiale (pudicamente chiamata “assistita” se applicata agli uomini) è iniziata negli anni ’30 del secolo scorso per i bovini. E’ stata perfezionata nel tempo ma limitata per decenni ai veterinari e agli allevatori. Finché qualche medico, superando gli scrupoli morali precedenti, ha intravisto un nuovo business e ha iniziato ad applicare le tecniche apprese dai colleghi veterinari anche alle donne e agli uomini; sono nate cliniche specializzate. Gradualmente, e con molte forzature, si sono modificate le leggi e l’opinione pubblica è stata manipolata per consentire ogni possibile applicazione, superando con vari argomenti tutti i vincoli morali che prima facevano giudicare negativamente tali pratiche, in precedenza solo immaginate a livello di fantascienza perché non ancora attuabili.
    Naturalmente, tutta questa macchina ha un costo, compresi i compensi che devono essere corrisposti ai “donatori” (meglio sarebbe chiamarli “venditori”) di cellule, in primo luogo spermatozoi e ovuli. E’ inevitabile che i cosiddetti “donatori” siano soggetti in qualche modo motivati da bisogni economici; è quello che è già avvenuto negli USA e nei paesi svantaggiati. Fra poco, sarà compresa fra gli stessi anche l’Italia?

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  5. Ho avuto una figlia grazie alla maternità surrogata, mi sono rivolta ad un ottimo centro in Kiev ed è stata la scelta migliore che abbia mai fatto. Mi sento una mamma come tutte le altre, non faccio mancare niente a mia figlia e l’ho amata da subito.

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  6. Sarebbe ingiusto negare questo diritto di maternita' surrogata. Se una coppia e’ fertile e in grado di avere il figlio biologico, lo ottiene. Ma se una donna o un uomo è sterile, improvvisamente diventa un problema per altri, perche la famiglia non può rivolgersi alla mamma surrogata? Questo fatto è discriminante. Sembra superficiale, ma è anche importante per il bambino stesso «appartenere» alla famiglia - anche geneticamente! L'adozione è un atto nobile. Ma non è adatto per tutti i genitori. L'adozione è un processo lungo. Potrebbe richiedere anni! E spesso è molto costoso (non ho paragonato i costi anche se - sono sicuro che sono entrambi costosi). Inoltre, molte famiglie vogliono avere il legame con il bambino dalla sua nascita. Questo non è sempre possibile con adozione. I bambini di età superiore a sei anni non sono proprio cosi «richiesti». Vi siete mai chiesti il perché? Mentre a me personalmente piacerebbe adottare quando sarò più vecchio, non credo che tutti sono disposti ad adottare. I bambini adottati hanno problemi di attaccamento, molto spesso. La gente vuole legare immediatamente con i loro figli adottati. Ma può essere molto frustrante se il bambino sembra distante e poco disposto a farlo - anche anni dopo l'adozione. Questo è un ulteriore problema per chi vuole adottare.

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    1. L'adozione risponde ad una disgrazia: la perdita dei genitori. Qualunque bambino preferirà il calore di due genitori, rispetto all'orfanotrofio.
      Viceversa, nel caso di fecondazione assistita eterologa, i genitori scelgono liberamente di mettere al mondo una persona.
      Nel primo caso è un gesto di amore, nel secondo di egoismo.

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    2. Adozione e fecondazione eterologa sono due cose molto differenti, se tu non lo capisci non posso farci nulla. Ma cominci a sospettare che quelli coem te che tirano in ballo i bambini orfani e abbandonati in realtà vogliano solo fare i furbetti. Con me non attacca, spiacente.

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    3. Una persona che desidera davvero un figlio per amarlo ricorre anche all'adozione. Chi invece si incaponisce con l'eterologa perchè "desidera un figlio proprio" (facendo quindi distinzione tra figlio adottato= estraneo con meno diritto di essere amato) è solo un capriccio.
      Anche perchè se deve ricorrere a un donatore, il figlio non sarebbe comunque suo, no?

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    4. L'utero in affitto, ovvero la tratta di esseri umani e come lo sfruttamento della prostituzione (anzi, direi peggio) - è una pratica vergognosa!

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    5. Ma non e' vero!!! Grazie alla fecondazione eterologa... Diventeremo genitori di due splendidi gemelli!!! Siamo i più felici del mondo!!!

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  7. Chiunque venisse a conoscenza di avere genitori e fratelli biologici rimarrebbe quantomeno turbato e presumibilmente si metterebbe a cercarli (detto in linea teorica, ovviamente). Lo fanno anche molte persone che scoprono di essere state adottate, ma non mi sembra una buona ragione per vietare la pratica dell'adozione, siete d'accordo?

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    1. Io se sapessi di essere nato con la pratica di uteri in affitto,papa' "surgelati" ecc.ecc. non sarei contenta per nulla.
      Per me il no all'eterologa rimane.

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  8. Ci sono statistiche che evidenziano che una coppia su 5, in età fertile, ha problemi di procreazione. 1 su 20 è infertile. Non stiamo parlando di donne che hanno superato i 45 anni, non stiamo parlando di persone che scoprono tardi il desiderio di paternità, ma di persone che a 30 quando finalmente e tenacemente decidono di sposarsi, anche alla faccia di questa crisi, scoprono di non riuscire ad avere figli.
    E non ne sono pochi e le cause sono forse anche legate a inquinamento o più genericamente al progresso.
    Le probabilità di una coppia che si sottopone a tecniche PMA di secondo livello sono del 20%, si inizia a ragionare di probabilità favorevole con 3 tentativi. Significa investire non meno di 10.000 euro. La situazione in italia ha ulteriormente incrementato la spesa, perchè chi vuole un figlio non si ferma davanti a problem nostril ed è costretto di andare all'estero.
    Quello che non si capisce è che il costo elevato di questa prarica ha diviso la popolazione tra chi ha disponibilità economica (e può avere figli) e chi no, che oltre non poter avere figli propri non può averli neanche adottati. Perchè l'adozione è un mondo perverso, costoso e che alla fine premia solo la categoria dei benestanti.

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    1. Caro Alfredo, la situazione nel nostro paese e' vermante tragica. il nostro è un paese vecchio e con stupide leggi. Tutto quello che fanno è per agevolare politici corrotti o criminali e meschini. Ostacolare la procreazione assistita è come andare a ritroso, e l’italia purtroppo è cosi. Dovrebbe prendere esempio da paesi come Ucraina, Israele, America dove questi metodi sono legali e disciplinati da leggi intelligenti. Dove la medicina è molto piu avanti della nostra!

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    2. Credo che l’iter per l’adozione sia GIUSTAMENTE non agevole perchè affidare un bambino a qualcuno non può derivare da una decisione superficiale. Concordo sulla necessità di rivedere alcuni limiti, ma altri sono del tutto comprensibili e legittimi e, in alcuni casi, il ricorso a metodi alternativi mira proprio ad eluderli.
      Quanto poi ai limiti, non voglio ergermi a giudice di chicchesia e cerco di informarmi e rielaborare autonomamente, ma evidentemente dei limiti- anche legislativi – bisogna porli anche, e soprattutto, a tutela del bambino, il cui benessere viene prima e oltre quello degli aspiranti genitori.

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  9. se una donna decide di dare in affitto il suo utero,lo fa per soldi,il fatto già di pagare per avere un bimbo io non lo approvo,perchè avere un figlio è un desiderio non esiste in natura “il diritto di averlo” ,è un dono meraviglioso e nel caso non si possa concepirlo,l’atto d’amore più naturale sarebbe quello di accogliere un bimbo da un istituto che non aspetta altro che avere una mamma e un papà,una casa e un letto tutto suo. Il resto( provette,ovuli,sperma donato,madre surrogata) è frutto di una interpretazione sbagliata di quel desiderio.

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    1. cosa le da` il diritto di giudicare sbagliati i desideri altrui? Si rende conto che poter o meno concepire un figlio e` solo questione di fortuna? Non c`e` un merito nell`essere fertili e
      ognuno deve vivere la propria vita secondo la sua coscienza. Io sono
      diventata mamma grazie alla maternita’ surrogata presso la clinica biotexcom in Ucraina, ma non mi permetto di giudicare chi la pensa diversamente..

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  10. intanto non si “dona un bambino” ma la gravidanza.
    Che l`adozione sia un`opzione tutt`altro che agevole e` noto, sui limiti imposti in italia potremmo aprire un dibattito lunghissimo visto che si vieta l`adozione a dei potenziali ottimi genitori senza nessun motivo razionale.
    Per quanto riguarda i limiti della genitorialita` sarebbe bello e utile che ognuno pensasse ai propri invece che ergersi a giudice di quelli altrui

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    1. Per me la mamma surrogata non puo considerarsi mamma, anche perche il dna del bambino non ha il suo dna… A proposito, io so di cosa parlo perche conosco l’agomento da vicindo, avendo fatto la maternita’ surrogata presso la BiotexCom..

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    2. cara Claudia per me parlare di gravidanza senza bambino non ha molto senso, la gravidanza è il bambino. e sostenere che non esiste “legame genetico, ne` legale, ne` emotivo ne` familiare” mi sembra inaccettabile. Praticamente le madri surrogate sono dei robot, la gravidanza surrogata è un esperimento di laboratorio e le emozioni cominciano (e spettano) solo ai genitori che accoglieranno il bimbo? Io non ho detto che sono contraria a questa pratica, ho sostenuto che è complessa e delicata, non mi pare facile come la fai tu.Per me è accettabile solo se tutti accettano di essere coinvolti, riconoscendo che anche la madre surroagata è una madre, e che forse questo bambino avrà più madri. Per me la maternità comincia in gravidanza. E così le sue emozioni.

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  11. Sono in preparazione per una ovodonazione in ucraina. Sulla scelta che io e mio marito abbiamo fatto non ci sono mai stati dubbi, sarà comunque nostro figlio e lo ameremo con tutto il cuore al di là del suo DNA. Sarà nostro figlio a prescindere. A volte però mi metto a pensare a un domani, quando il mio sogno si sarà concretizzato , se sarà il caso di dirlo o no. Penso che sia giusto che sappia, per una questione di correttezza e lealtà, valori per me e mio marito molto importanti. Il punto è come e quando dirlo, se sarebbe più giusto che sapesse da quando è piccolo, come se fosse una cosa "naturale" oppure se è meglio attendere che sia più grande e in grado di capire maggiormente, ma a quel punto potrebbe fare male.

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