Sebbene in gravidanza la percentuale di rischio di contrarre l’influenza non subisca particolari variazioni, le future mamme risultano tuttavia più soggette a sviluppare complicazioni, a causa del fisiologico calo delle difese immunitarie e del ‘superlavoro’ cui è soggetto l’organismo durante i 9 mesi. Se l’influenza di per sé non risulta quindi pericolosa, particolare attenzione va invece posta in caso di sintomi respiratori importanti e febbre alta. Quest’ultima potrebbe infatti determinare la comparsa di contrazioni uterine e indurre un travaglio prematuro, con possibili rischi per il neonato. Alla comparsa dei primi sintomi influenzali, il consiglio migliore è quindi di rivolgersi al proprio medico e seguire attentamente le sue istruzioni. Se l’influenza in gravidanza non costituisce infatti un pericolo per mamma e bambino (i virus dell’ influenza non sono in grado di raggiungere il feto grazie alla protezione offerta dalla placenta), è altrettanto vero che si tratta di una patologia da non trascurare, onde evitare complicazioni che potrebbero invece mettere a rischio la salute del nascituro.
Tra le complicanze più comuni, ricordiamo quelle di origine batterica, come bronchite, polmonite, sinusite, otite e cistiti, le quali richiederebbero l’assunzione di farmaci antibiotici, che invece sarebbe meglio evitare. In caso di influenza, prevenire le complicazioni risulta quindi certamente la strategia migliore: concedetevi il dovuto riposo, seguite un’alimentazione il più possibile sana e ricca di vitamine e sali minerali, mantenete sempre una buona idrataione e, se necessario, assumete paracetamolo per evitare che la febbre si alzi troppo. Se si è dunque costrette a stare a letto per qualche giorno, trovate una posizione comoda, magari posizionando dei cuscini dietro alla schiena, in modo da facilitare la respirazione, o restando appoggiate su un fianco, se il peso dell’utero grava troppo sull’addome e ostacola il ritorno venoso. Ricordate infine di sgranchire di tanto in tanto piedi e gambe, così da facilitare la circolazione. Una volta scomparsi i sintomi, un buon consiglio è poi quello di restare a riposo ancora qualche giorno, in modo da scongiurare ricadute.
Per evitare il contagio, è invece opportuno mettere in atto alcune semplici strategie, come lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, evitare il contatto con persone ammalate e la frequentazione di luoghi umidi, con poco ricambio d’aria o affollati.
Fonte http://salute.leonardo.it/influenza-2018-gravidanza-consigli-utili/
Tra le complicanze più comuni, ricordiamo quelle di origine batterica, come bronchite, polmonite, sinusite, otite e cistiti, le quali richiederebbero l’assunzione di farmaci antibiotici, che invece sarebbe meglio evitare. In caso di influenza, prevenire le complicazioni risulta quindi certamente la strategia migliore: concedetevi il dovuto riposo, seguite un’alimentazione il più possibile sana e ricca di vitamine e sali minerali, mantenete sempre una buona idrataione e, se necessario, assumete paracetamolo per evitare che la febbre si alzi troppo. Se si è dunque costrette a stare a letto per qualche giorno, trovate una posizione comoda, magari posizionando dei cuscini dietro alla schiena, in modo da facilitare la respirazione, o restando appoggiate su un fianco, se il peso dell’utero grava troppo sull’addome e ostacola il ritorno venoso. Ricordate infine di sgranchire di tanto in tanto piedi e gambe, così da facilitare la circolazione. Una volta scomparsi i sintomi, un buon consiglio è poi quello di restare a riposo ancora qualche giorno, in modo da scongiurare ricadute.
Per evitare il contagio, è invece opportuno mettere in atto alcune semplici strategie, come lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, evitare il contatto con persone ammalate e la frequentazione di luoghi umidi, con poco ricambio d’aria o affollati.
Fonte http://salute.leonardo.it/influenza-2018-gravidanza-consigli-utili/
Nessun commento:
Posta un commento