venerdì 17 ottobre 2014

Seconda e terza settimana della gravidanza

Mamme o aspiranti tali datevi da fare! Se volete un figlio, la seconda settimana di gravidanza significa  i giorni giusti per iniziare a provare a fare un figlio, perché sono quelli che precedono l’ovulazione. In questo periodo, l’utero si prepara ad accogliere l’uovo fecondato, grazie al progesterone che crea le condizioni ideali per favorire l’annidamento dell’ovocita fecondato nell’endometrio, ossia nella mucosa uterina.
Infatti, al momento dell’ovulazione, l’ovulo maturo viene espulso dall’ovaio dentro le Tube di Falloppio, ossia quei tubicini che collegano le ovaie all’utero. Tra le 12 e le 24 ore successive, l’ovulo può fare l’incontro decisivo con lo spermatozoo più forte che, insieme agli altri pochi sopravvissuti al lungo viaggio che ha inizio nella vagina, è riuscito a raggiungere una delle tube, dove avviene la fecondazione. Gli spermatozoi sopravvivono nel collo dell’utero per 3-5 giorni mentre l’ovulo ha una durata di vita di 12-24 ore, quindi il periodo fertile va da 4 giorni prima dell’ovulazione a 24 ore dopo che questa ha avuto luogo (di norma è compreso tra il decimo e il diciottesimo giorno dopo l’inizio dell’ultima mestruazione, la seconda settimana di gravidanza insomma).
Dall’unione tra spermatozoo e ovulo si crea una cellula, detta zigote (che già racchiude in sé tutto il patrimonio genetico del bambino che nascerà) e la sua membrana esterna si chiuderà immediatamente al resto degli spermatozoi.



E’ nella terza settimana di gravidanza che avviene il concepimento, un processo lungo e molto articolato. Lo zigote, ossia l’ovulo fecondato, inizia infatti il suo viaggio verso l’utero, che raggiunge ben 3 giorni dopo aver lasciato l’ovaia, profondamente trasformato: esso si suddivide in unità più piccole a formare una sorta di grappolo di cellule, somigliante ad una mora, ed è per questo motivo che viene chiamato “morula”.
E’ la morula ad entrare nell’utero, ma non prima di aver subito un’altra modifica, ossia al suo interno si forma una cavità e la morula diventa una blastocisti, costituita da tre parti:
  • una massa cellulare interna che andrà a formare l’embrione
  • la cavità piena di liquido
  • cellule esterne (trofoblasto) che daranno origine alla placenta, ossia il tessuto che garantirà al feto nutrimento e ossigeno
Quando la blastocisti riesce ad annidarsi nell’endometrio, il concepimento può dirsi completo: dall’utero arriva infatti all’ovaio il segnale che l’uovo è stato fecondato, è arrivato a destinazione e quindi bisogna bloccare la mestruazione. L’impianto è un processo piuttosto lungo che terminerà verso il quattordicesimo giorno dopo la fecondazione (ossia circa il ventottesimo giorno del ciclo mestruale)
La vostra gravidanza è ufficialmente iniziata e, pensate, succede tutto prima che possiate accorgervi del ritardo della mestruazione!

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