lunedì 20 ottobre 2014

Quarta e quinta settimana della gravidanza

Nella quarta settimana di gravidanza, l’embrione, ormai costituito da centinaia di cellule, assume le sembianze di un minuscolo disco. Si è ormai saldamente fissato alla mucosa uterina tramite delle ramificazioni (villi coriali) che hanno lo scopo di raggiungere  i vasi sanguigni materni, dai quali l’embrione trarrà il primo nutrimento: è questa la prima fase di formazione della placenta.
Le cellule che costituiscono l’embrione, dapprima identiche, iniziano ora a differenziarsi e a non disporsi più a grappoli, bensì ad appiattirsi e a sovrapporsi su 3 strati, i cosiddetti “foglietti embrionali”.
Dallo strato più esterno, detto ectoderma, si svilupperanno il sistema nervoso, capelli, cute e annessi cutanei (unghie, peli), dal secondo (mesoderma) si svilupperanno l’apparato scheletrico, muscolare, i tessuti connettivi, l’apparato urogenitale, il cuore e il sistema circolatorio, la milza e le cellule del sangue, e dal terzo, quello più interno (endoderma) avranno origine l’apparato respiratorio e quello digerente.
Contemporaneamente, quella che era la cavità piena di liquido della blastocisti si ingrandisce sempre di più per far spazio all’embrione che cresce: è un abbozzo del sacco amniotico, che ha il compito di proteggere il feto da eventuali urti e di mantenere una temperatura sempre costante.
Nella quarta settimana di gravidanza potreste già iniziare a sospettare qualcosa: se il vostro ciclo mestruale è preciso, potreste già aver notato un ritardo insolito che, combinato ad una strana sensazione di stanchezza, il seno ingrossato e turgido, lo stimolo molto frequente di urinare, una facile irritabilità e alle famigerate nausee (non solo mattutine), può già indurvi a comprare il test di gravidanza che, valutando la concentrazione di betaHCG nelle urine, può dirvi con una certa sicurezza se siete in stato interessante, già a partire dal primo giorno di ritardo.
Altri disturbi che potreste avvertire già dalla quarta settimana di gravidanza sono la salivazione abbondante e la difficoltà a deglutirla, un’alterazione del gusto e un sapore metallico in bocca, un aumento delle secrezioni vaginali con eventuali perdite di sangue, definite “perdite da impianto” perché derivano proprio dall’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero.

Nella quinta settimana l’aspetto dell’embrione è simile a quello di un piccolo cavalluccio marino, lungo circa 2 mm. Nel foglietto embrionale esterno inizia a formarsi il tubo neurale da cui nasceranno il cervello, la colonna vertebrale, il midollo spinale e i nervi, mentre da quello intermedio cominciano ad abbozzarsi il cuore e il sistema circolatorio, mentre nel foglietto interno si avvia la differenziazione dei polmoni e dell’intestino. Un piccolo cordone ombelicale, che lo unisce alla placenta, si sta formando rapidamente.
I sintomi della gravidanza si acuiscono e non lasciano praticamente più dubbi sul vostro stato: il seno si fa più sensibile e le vene saranno molto evidenti, l’areola diventa più scura, lo stimolo a far pipì è ancora più frequente, l’umore peggiora, possono comparire mal di testa, aumenta la sensazione di spossatezza e, purtroppo, aumentano anche il fastidio per alcuni odori e le nausee.
Per combattere le nausee, è bene che seguiate qualche semplice accorgimento che vi aiuterà a tenerle meglio sotto controllo:
  • consumate pasti leggeri e frequenti (magari ogni 2 ore), prediligendo alimenti ricchi di carboidrati come toast, patate, muesli e cereali
  • se avvertite la sensazione di nausea, mangiate un pezzetto di cracker o un biscotto secco, per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue
  • evitate i cibi troppo grassi o speziati, con un sapore troppo forte
  • riducete l’assunzione di caffeina e teina e orientatevi preferibilmente su acqua, succhi di frutta e tisane
Non aspettate oltre per fare il test ed accertarvi senza ombra di dubbio di essere incinte, anche per poter prendere appuntamento con il ginecologo, farvi visitare e prescrivere i primi controlli e esami da fare:
  • Visita ginecologica
  • Controllo di altezza e peso
  • Emocromo, per valutare la presenza nel sangue di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e emoglobina, ed evidenziare un’eventuale anemia o una carenza di piastrine
  • Test HIV
  • HbsAg – marcatore immunologico dell’epatite B per individuare i portatori sani della malattie
  • HCV – marcatore immunologico dell’epatite C
  • VDRL e TPHA – test di screening per la sifilide
  • Toxotest e Rubeotest – per controllare la presenza di difese contro, rispettivamente, toxoplasma e rosolia
  • Citomegalovirus
  • Esame urine completo e urinocultura per rilevare eventuali alterazioni renali, infezioni delle vie urinarie e sindrome diabetica
  • Transaminasi e Creatininemia per verificare la funzionalità, rispettivamente, di fegato e reni
  • Glicemia, che indica il livello di glucosio nel sangue (se troppo alto può indicare la presenza del diabete)
  • Test di Coombs indiretto (per le gestanti con Rh negativo) per rilevare la presenza, nel sangue della mamma, di anticorpi potenzialmente nocivi per i globuli rossi del feto
  • Ecografia
Alcuni di questi esami vanno ripetuti mensilmente, sotto la guida del ginecologo.
Per concludere, questa quinta settimana della gravidanza è molto delicata, per questo è bene rendersi conto il prima possibile del proprio stato, se ad esempio si fa un lavoro potenzialmente a rischio, ossia che comporti uno sforzo fisico o se si è esposti a radiazioni o sostanze tossiche, in modo da poter richiedere tempestivamente un cambio di mansioni o il congedo anticipato.

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