Un nuovo virus geneticamente modificato potrebbe ‘correggere’ i difetti 
del Dna senza gli effetti collaterali gravi che spesso comporta la 
terapia genica, a partire dall’aumentato rischio di tumori. Lo afferma 
uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine coordinato dal
 Great Ormond Street Hospital di Londra, in cui sono stati curati 
bambini con X-Scid, una malattia che porta a un deficit grave del 
sistema immunitario e uccide entro l’anno di vita. Lo studio si basa su 
una ricerca precedente dello stesso gruppo, in cui pero’ il virus 
vettore aveva attivato alcuni geni che hanno portato alla leucemia in 5 
bambini su 20. Anche in questo caso il midollo osseo dei bimbi e’ stato 
prelevato, trattato con il nuovo virus che trasportava il gene corretto e
 poi reimpiantato. Uno dei bambini e’ morto subito dopo l’intervento, 
probabilmente per una infezione preesistente, mentre gli altri otto sono
 tutt’ora in vita in media a 33 mesi dall’operazione, con alcuni che si 
avvicinano ai quattro anni passati senza bisogno di ‘bolle di 
protezione’ o farmaci e senza segni di riattivazione di geni pericolosi.
 ”Ancora non sappiamo se a lungo termine questo trattamento puo’ 
aumentare il rischio di alcuni tumori – spiega Adrian Thrasher, uno 
degli autori principali – ma per il momento questo metodo sembra molto 
promettente non solo per la Scid ma per molte altre malattie genetiche 
infantili”.

 
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