Dall’osservazione di queste variabili embrionali è quindi possibile capire se vi sarà l’attecchimento e se la gravidanza sarà gemellare.
Lo studio ha visto la partecipazione di 3000 donne che si sono sottoposte al trasferimento in utero di embrioni (studiati secondo queste variabili), a due a due.
In questo modo si è potuto capire quali erano le variabili che permettevano l’attecchimento degli embrioni e quali no.
Il vantaggio dell’applicazione di questa formula risiede nel fatto che ora sarà possibile conoscere, per le coppie, la probabilità di successo della fecondazione assistita e di una gravidanza gemellare
Fonte: repubblica.it
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