Già dopo poche settimane dal concepimento, per le variazioni ormonali in atto nell’organismo, il seno aumenta di volume e la donna avverte tensione mammaria. La pelle diventa più tesa e i vasi sanguigni sono più visibili. Il seno cambia forma e le ghiandole specializzate si preparano per la produzione del latte e può accumularsi tessuto adiposo attorno ai lobuli.
Al termine dei 9 mesi di attesa e del periodo di allattamento, i tessuti che compongono la mammella possono non tornare allo stato precedente e il seno risultare svuotato. In questo processo un ruolo importante lo giocano i geni: «Chi è predisposto ad avere tessuti distrofici soffrirà certamente di più di questa problematica. Il tratto genetico è certamente la causa più importante: chi ha le smagliature già in giovane età è molto probabile che da adulta avrà a che fare con la perdita di elasticità del seno dopo una gravidanza», spiega sul Corriere della Sera la dottoressa Banzatti.
La perdita di elasticità del seno si può prevenire
«Molto si può fare durante l’allattamento ma soprattutto prima dell’allattamento. Fondamentale è l’idratazione non solo della pancia ma anche del seno appena si scopre di essere in dolce attesa». In commercio sono disponibili diversi prodotti in grado di rafforzare ed elasticizzare la pelle, come ad esempio le creme elasticizzanti e antismagliature a base di elastina e collagene, amminoacidi essenziali da applicare massaggiando verso l’alto.
E l’esercizio fisico con cui tonificare i muscoli pettorali può servire a “tenere su” il seno? «La ginnastica aiuta a mantenere il pettorale tonico e più ancorata la mammella ma sono i tessuti tra la ghiandola mammaria e il muscolo pettorale che si lasciano andare, è proprio quel collante che cede».
Un ultimo consiglio utile che dà la dottoressa Banzatti riguarda l’intimo: «Mai stare senza reggiseno, se non quando si dorme. Questo va indossato con le bretelle corte dal momento che deve sostenere, non schiacciare».
L’ultima via percorribile, qualora il difetto estetico del seno rischiasse di diventare un disagio psicologico, è la chirurgia plastica: non necessariamente chirurgia con protesi, bensì mastopessi (o lifting del seno) che serve a risollevare il seno svuotato e ptosico.
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