Quando questo forte desiderio non si placa, non trova ragione o non vuole sentirla, può accadere che la ricerca di una gravidanza diventi un’ossessione, lo scopo della vita, a tal punto da sfociare in una vera e propria psiconevrosi.
La donna opera una sorta di autoconvincimento talmente condizionante che accadono delle modifiche a livello psicologico e fisico che fanno pensare ad una gravidanza anche laddove la donna non è gravida. Si tratta di un disturbo psicosomatico che porta la donna ad essere certa di aspettare un bambino anche laddove i test medici dicano il contrario.
Siamo di fronte a ciò che viene definita gravidanza isterica (pseudociesi), una gravidanza immaginaria accompagnata da alcuni dei sintomi della gravidanza vera e propria.
Le donne più colpite sono quelle che hanno un’età compresa tra i 15 e i 40 anni, quindi si tratta di giovani donne che hanno un inconscio istinto materno che non riescono a soddisfare e questa condizione le pone nei confronti della gravidanza in uno stato di ricerca morbosa del bambino.
Il corpo della donna con gravidanza isterica subisce cambiamenti: aumento di peso e in modo particolare dell’addome, amenorrea o salto del ciclo, dal seno può essere secreto latte o colostro, vengono avvertiti i movimenti fetali, nei casi più estremi perfino l’utero aumenta il suo volume proprio come accade in gravidanza. Quando la donna non è seguita psicologicamente e dunque permane nella convinzione di aspettare un bambino, allo scadere dei nove mesi di pseudo-gravidanza, la donna può avverte crisi dolorose simili a dolori del parto.
A livello medico la patologia viene così definita:“affezione riconducibile a perturbazioni psichiche ipotalamo-ipofiso-ovariche caratterizzate da stato luteinico, con alti livelli di ormone luteotropo e conseguenti modificazioni endometriali causate da persistenza del corpo luteo e/o da cisti luteiniche” come da citazione medica.
L’unico aiuto che è possibile dare alla donna è una terapia psichica; la difficoltà è nel convincere la donna ad arrivarci, perchè chi è affetto da questo tipo di disturbi psichici è poco propenso a riconoscere di essere “malato” e dunque bisognoso di aiuto.
Per queste donne convincersi che il loro utero è vuoto e non c’è nessun feto, nessuna cellula embrionale, è un traguardo difficile e devastante, che può lesionare la propria autostima con ripercussioni perfino sulla propria identità; ecco perchè è assolutamente necessario l’aiuto di uno psicoterapeuta.
E’ un percorso non privo di sofferenza e dolore e coinvolge tutti i familiari, che con affetto e serenità dovranno supportare le delusioni, le ansie e le tragedie che vivono le donne affette da falsa gravidanza.
Forse un giorno queste donne tormentate dal grande desiderio di maternità, riusciranno ad avere un figlio loro o magari daranno il loro immenso amore ad un figlio che avranno grazie ad un’adozione!
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