La scena dell’incontro tra uovo e spermatozoo che porta alla formazione di un nuovo individuo è nota nel complesso, ma molti dei dettagli molecolari sfuggono ancora. Come fanno, per esempio, uovo e spermatozoo a riconoscersi? Ora un gruppo di ricercatori del Wellcome Trust Ranger Institute di Cambridge, tra cui l’italiana Enrica Bianchi, aggiunge una tessera importante al mosaico. In uno studio pubblicato su Nature, gli scienziati descrivono l’identificazione (in ovociti di topo) del recettore essenziale perché lo spermatozoo possa fecondarlo. Una ricerca che è durata praticamente un decennio
Gli autori del nuovo studio pensano di averla identificata. Si tratta di una proteina presente sulla membrana dell’ovocita, un recettore per i folati (Folr4) che gli autori dello studio propongono di ribattezzare Juno, Giunone, la dea romana della fertilità. Le femmine di topo prive del recettore Juno sono sterili, e gli ovociti prelevati da questi animali non possono essere fecondati in provetta dagli spermatozoi. Questa scoperta, insieme a quelle precedenti che dimostrano che i topi cui manca la proteina Izumo1 sono sterili (gli spermatozoi sono all’apparenza normali, ma non riescono a fondersi con l’uovo), indica che l’interazione tra Izumo1 e Juno è un requisito essenziale per un incontro di successo tra uovo e spermatozoo.
Ma è l’unico? Questa è una parte che resta ancora da scoprire. Un’altra funzione svolta da Juno, secondo i ricercatori, è anche quella di contribuire alla formazione della membrana che blocca l’ingresso di altri spermatozoi nell’uovo dopo che il primo è entrato.
Terapie per la fertilità e anticoncezionali La scoperta apre nuovi interrogativi. Per esempio: le mutazioni del gene che codifica per il recettore Juno potrebbero essere la causa di alcuni casi di infertilità femminile? Si può pensare di agire su questo target per ripristinare la fertilità? O, all’opposto, utilizzare la coppia Izumo1-Juno come target per sistemi anti-concezionali? Tutte possibilità aperte.
Fonte http://www.focus.it/scienza/salute/ecco-come-avviene-lincontro-fatale-tra-uovo-e-spermatozoo
Nessun commento:
Posta un commento