venerdì 9 dicembre 2016

Tumori: Favo, preservare fertilità da danni cure antitumorali

        La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, Favo donna e l’Associazione italiana malati di cancro (Aimac) da anni affrontano il delicato problema della preservazione della fertilità per i malati di cancro. E' merito del volontariato oncologico aver portato per la prima volta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni questo diritto negato alle giovani donne ed ai giovani uomini che si ammalano di tumore, rivendicano in una nota. Per farlo, le associazioni hanno creato alleanze e sinergie con tutti gli stakeholder e realizzato azioni progettuali ed informative sul tema della preservazione della fertilità in oncologia.
Картинки по запросу donna incinta       In vista del Fertility day si ricorda che Aimac attiva il servizio di informazione e di orientamento 'Diventare genitori dopo il cancro', volto a promuovere la tutela della preservazione della fertilità prima dei trattamenti oncologici e il diritto alla genitorialità dopo un tumore attraverso la gravidanza naturale, la procreazione medicalmente assistita e l’adozione. Il servizio è contattabile telefonicamente attraverso l’helpline dell’Associazione (n. verde 840503579, tel 064825107) o di persona recandosi presso la sede Aimac di Roma in via Barberini, 11.
       "Anche solo la speranza di poter diventare madri dopo una diagnosi oncologica è di per sé speranza di vita. E' fondamentale che il tema della oncofertilità sia affrontato immediatamente dopo la diagnosi oncologica e prima di iniziare le terapie", ha dichiarato Elisabetta Iannelli, segretario generale Favo, che da tempo sostiene con forza il diritto alla maternità anche dopo un cancro.

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