La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia, Favo donna e l’Associazione italiana malati di cancro (Aimac) da anni affrontano il delicato problema della preservazione della fertilità per i malati di cancro. E' merito del volontariato oncologico aver portato per la prima volta all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni questo diritto negato alle giovani donne ed ai giovani uomini che si ammalano di tumore, rivendicano in una nota. Per farlo, le associazioni hanno creato alleanze e sinergie con tutti gli stakeholder e realizzato azioni progettuali ed informative sul tema della preservazione della fertilità in oncologia.
"Anche solo la speranza di poter diventare madri dopo una diagnosi oncologica è di per sé speranza di vita. E' fondamentale che il tema della oncofertilità sia affrontato immediatamente dopo la diagnosi oncologica e prima di iniziare le terapie", ha dichiarato Elisabetta Iannelli, segretario generale Favo, che da tempo sostiene con forza il diritto alla maternità anche dopo un cancro.
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