Che ci sia
la maternità surrogata in Portogallo! Il presidente del paese ha insistito che
ci fossero scritti e tutelati i diritti delle madri surrogate e dei bambini che
queste portano in grembo per le coppie infertili nella nuova legge. Solo dopo essersi assicurato che questa
informazione ci sia il capo dello stato ha appoggiato e legalizzato la tecnica
di gestazione per altri in Portogallo.
Però il programma di maternità surrogata può essere
realizzato in Portogallo soltanto sulla base volontaria. Secondo la nuova
legge, la retribuzione alla madre surrogata è severamente vietata. Una
particolare attenzione da parte del governo è stata prestata alla tutela dei
diritti delle madri surrogate e dei bambini nati con l’ausilio di tale
procedura. Adesso la condizione necessaria ai fini di realizzare il programma è
la presenza del contratto stipulato fra la madre surrogata e i presunti
genitori. Lo stesso deve contenere le informazioni relative a tutte le
situazioni, diritti e responsabilità delle parti nel caso di nascita del
banbino con diffetti medici oppure nel caso di un aborto spontaneo.
Le coppie infertili sono infinitamente grate al governo e
sono liete di avere questi cambiamenti nella legge. Adesso loro potranno
effettuare il programma di maternità surrogata senza nascondersi e senza
infrangere alcuna legge. Anche se qui sembra sorge un altro problema: la
mancanza delle donne pronte per affrontare il percorso di gestazione per altri
sulla base volontaria. Per cui molte persone comunque sceglieranno gli altri
paesi europei e non solo per il turismo medico. Ad esempio, l’Ucraina e gli USA
sono diventate due destinazioni gettonate per il campo di medicina riproduttiva
fra i cittadini europei infertili. Gli USA spesso attirano i clienti con il
loro slogan “Made in America”. Invece l’Ucraina oltrepassa i concorrenti grazie
ai costi contenuti dei programmi PMA e alti tassi di successo dei programmi
medici.
Il Portogallo è
ancora all’inizio del suo lungo cammino verso la legalizzazione del campo di
medicina riproduttiva. Comunque sia, in Portogallo non tutti approvano la
maternità surrogata. Ad esempio, la comunità religiosa del Portogallo non ha
appoggiato la nuova legge sulla maternità surrogata. I rappresentati
eclesiastici del Portogallo e degli altri paesi giudicano tale metodo di
procreazione e fanno l’appello al divieto di maternità surrogata. La decisione
di legalizzare la tecnica di maternità surrogata ha fatto arrabbiare la chiesa
cattolica del Portogallo. Però, per fortuna, questo fatto non impedisce alle
coppie infertili di usufruire degli unici vantaggi della medicina moderna.
Inoltre lo si fa non per capriccio o desiderio di mantenere la linea e non
soffrire della tossicosi ma perché il ricorso alla maternità surrogata
taltvolta è l’unica chance di diventare genitori.
Oggi molte coppie che non possono concepire/partorire un
figlio in modo naturale hanno bisogno della PMA. Scontrandosi con i divieti in
patria le coppie delle diverse nazionalità e confessioni si recano all’estero.
Una stragrande maggioranza degli europei infertili vanno in Ucraina, Georgia,
Stati Uniti, Grecia, Cipro per poter effettuare legalmente un programma di PMA.
Tale scenario diventa sempre piu’ diffuso nel mondo dato che sono sempre pochi
gli stati che autorizzano l’attuazione delle tecniche di fecondazione assistita
e invece la richiesta aumenta sempre. Oggi una coppia su sei al mondo è
infertile e una coppia su tre ha bisogno di una madre surrogata.
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