Il numero di ovociti ottenuti è un fattore pronostico chiave nei trattamenti di Fecondazione in Vitro (FIV). Fino ai 6-8 ovociti, le possibilità aumentano man mano che aumenta il numero di ovociti estratti.
Per questo motivo la cura della paziente con Bassa Risposta deve essere specialmente meticoloso, sia nella fase di stimolazione ovarica sia nel processo di raccolta e manipolazione degli ovociti in laboratorio. In questi casi, ogni ovocito in più che si riesce ad ottenere aumenta le possibilità di successo in modo considerevole.
Sebbene molte di queste pazienti usufruiranno di protocolli specifici di stimolazione abbinati all’uso di terapie adiuvanti, alcune saranno refrattarie e avranno una risposta alquanto scarsa.
L’apparizione della vetrificazione come tecnica di successo nel congelamento sia di ovociti che di embrioni, ha suscitato nuove aspettative in pazienti con bassa risposta grazie alla possibilità di accumulare ovociti vetrificati provenienti da varie stimolazioni. In questo modo, dopo varie raccolte di ovociti e dopo averne raggiunti circa 6-8, si iniziano i processi destinati alla fertilizzazione con un pronostico più favorevole grazie ad un numero di ovociti simile a quelli di una paziente con risposta normale.
Questa strategia rappresenta una nuova opzione per le pazienti con Bassa Risposta, anche se è necessario studiare in dettaglio ogni singolo caso per valutarne i vantaggi e gli inconvenienti che elenchiamo in seguito:
Vantaggi:
Economico. Il fatto che non sia necessario portare a termine i processi di fertilizzazione e coltura embrionale, ci permette di lavorare con tutti gli ovociti accumulati in un unico processo di laboratorio. La paziente paga solo un trattamento completo e i cicli di congelamento successivi riunendo così le possibilità di vari cicli con un costo inferiore.
Emotivo. Lo stress di vari trattamenti si concentra in uno solo. Solo una beta-attesa. In questo modo, le pazienti che si concentrano nell’ottenere un determinato numero di ovociti prima di iniziare i processi di fertilizzazione hanno meno probabilità di abbandonare i trattamenti in modo prematuro.
Trasferimento in differita. Il fatto di poter trasferire gli embrioni a distanza di tempo dalla stimolazione è un vantaggio che ci permette di utilizzare protocolli in grado di migliorare la risposta ovarica senza preoccuparci se la stimolazione può ripercuotersi negativamente sulla ricettività uterina. In seguito, il trasferimento viene effettuato in un ciclo in cui l’utero viene preparato in modo specifico per ottimizzarne la ricettività uterina.
Inconvenienti:
Perdita di ovociti. Anche se il tasso di sopravvivenza dopo la vetrificazione è eccellente, alcuni ovociti non sopravvivono alla fase di scongelamento. Gli ovociti che si perdono durante il processo sono circa il 15%.
Stimolazioni non necessarie. Coloro che avessero raggiunto una gravidanza con gli ovociti ottenuti dalla prima stimolazione sarebbero state sottoposte a procedure non necessarie.
Per tanto, l’accumulazione di ovociti vetrificati in pazienti con Bassa Risposta, costituisce un’alternativa attraente. Ciononostante, questa opzione deve essere discussa con il medico per valutarne vantaggi ed inconvenienti e l’idoneità in funzione delle caratteristiche della paziente.
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