sabato 26 novembre 2016

Infertilità, quando è colpa della tiroide

La tiroide influisce sulle capacità riproduttive della donna e dell’uomo. E i problemi tiroidei possono provocare problemi nell’evoluzione di una gravidanza e sullo sviluppo del feto.

        Per questo, raccomanda Marina Bellavia, specialista in Medicina della riproduzione, «occorre sottoporsi a degli screening di controllo quando si cerca una maternità e questa stenta ad arrivare».
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        Si stima che quasi il 20% delle coppie in età fertile abbia problemi di infertilità. L’OMS definisce infertile una coppia che non arriva ad un concepimento dopo un anno di rapporti liberi non protetti. «Le cause possono essere diverse, riconducibili a fattori maschili, femminili e di coppia. Esiste però una fascia di casi – circa il 10% – dove la coppia non riesce ad arrivare ad una gravidanza nonostante non vi siano cause evidenti. Nei casi di infertilità idiopatica è necessario procedere con analisi approfondite in campo genetico per individuare quegli elementi che possono essere ostativi ad una maternità», prosegue la specialista .
        Gli ormoni tiroidei giocano un ruolo non certo secondario sulla fertilità. «Sono maggiormente influenti nella donna», prosegue Bellavia.
        «Possono infatti influire sull’evoluzione della gravidanza e sullo sviluppo del feto. Sia una funzione eccessiva (ipertiroidismo) che ridotta (ipotiroidismo) può essere causa d’infertilità e di complicazioni in gravidanza. L’ipertiroidismo può infatti far aumentare il rischio di aborto, di parti prematuri, basso peso alla nascita ed ipertensione gravidica, oltre ad esporre il bambino al pericolo futuro di manifestare problemi d’apprendimento e sviluppo, perché anche questi sono regolati dai preziosi ormoni tiroidei. Dall’altra parte, l’ipotiroidismo è piuttosto diffuso: interessa circa 2 donne su 100 in età fertile e aumenta consistentemente con l’avanzare dell’età, fino a raggiungere una incidenza di 1-2 donne su 10. È una causa di infertilità conosciuta, ma non sempre riconosciuta».
        Cos’è nello specifico? «Si parla di ipotiroidismo quando i valori di TSH tendono ad essere più elevati della norma. Se nella pratica medica l’associazione tra ipotiroidismo conclamato ed infertilità viene fatta di routine, non è altrettanto evidente invece che sia fatta l’associazione tra infertilità e ipotiroidismo subclinico. Infatti l’ipotiroidismo subclinico potrebbe essere una causa misconosciuta d’infertilità. Secondo le Endocrine Society’s Clinical Guidelines, il TSH nelle donne desiderose di gravidanza dovrebbe essere inferiore a 2.5 mU/L.
Картинки по запросу tsh        Alcuni studi infatti suggeriscono una riduzione del tasso di aborti nelle donne che prima di concepire presentano dei livelli di TSH inferiori a 2.5 mU/L. Per questo motivo le linee guida dell’American Endocrine Society, dell’American Association of Clinical Endocrinologists e American Thyroid Association suggeriscono un trattamento con tiroxina nelle pazienti con ipotiroidismo subclinico che desiderano una gravidanza o che presentano una storia di infertilità. Dei controlli mirati sono quindi fondamentali nelle donne in età fertile». Anche se non in modo così evidente come nella donna, i problemi ormonali sono responsabili anche di una piccola percentuale di infertilità maschile.
        Spiega la specialista : «Il sistema endocrino regola la catena di eventi ormonali che consente ai testicoli di produrre e diffondere in modo efficace lo sperma. Quindi problemi di carattere tiroideo possono influire negativamente sulla qualità del seme maschile rendendo difficile la fecondazione. Anche nell’uomo l’ipotiroidismo è fonte di infertilità: può infatti causare una scarsa qualità dello sperma, una inadeguata funzione testicolare e può influire negativamente sulla libido». 
Fonte http://boxmediaonline.com/infertilita-quando-e-colpa-della-tiroide/

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