In realtà la procreazione assistita non è il primo passo del trattamento della sterilità: essa diventa indispensabile solo se le tube sono chiuse o se il numero e la motilità degli spermatozoi sono ridotti a valori estremi.
Vi sono varie situazioni intermedie in cui i valori dell’esame seminale possono essere migliorati con terapie mediche e medicina naturale. È anche il caso di ricordare in questa sede che esistono quadri di azoospermia (assenza di spermatozoi) curabili con terapia medica (ipogonadismo ipogonadotropo).
In ogni caso, per avere più probabilità di gravidanza e soprattutto di “avere un bambino in braccio” , nella nostra esperienza, dati alla mano, bisogna potenziare la capacità fecondante degli spermatozoi nel maschio e mimare nella donna il più possibile ciò che avviene in natura, dando comunque precedenza a tecniche di fecondazione assistita meno invasive che comportano meno stimolazione alla donna e quindi minori rischi di gravidanze gemellari ed iperstimolazione.
A ciò si aggiungono alcuni consigli , quali moderare fumo e alcool, evitare processi lavorativi e sostanze lesive per gli spermatozoi, evitare un innalzamento della temperatura a livello testicolare con biancheria intima e pantaloni comodi, bandire l’abuso di farmaci non strettamente necessari.
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