martedì 29 novembre 2016

STATUS DI SALUTE DELLA DONNA IN ITALIA

       La medicina tradizionale ha subito dagli anni ’90 una profonda evoluzione superando la tradizionale impostazione androcentrica che relegava gli interessi per la salute femminile ai soli aspetti riproduttivi: si è compreso che studiare l’impatto del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano sui meccanismi eziopatogenetici e sugli aspetti clinici delle malattie consente un miglior approccio diagnostico e terapeutico.
       Leggendo i dati più recenti possiamo affermare che complessivamente le donne italiane sono in buona salute, anche se permangono marcate differenze tra macro aree geografiche e regioni (con il sud, purtroppo, ancora in svantaggio) in termini di distribuzione del benessere, accessibilità e appropriatezza dei servizi sanitari offerti.
       Le donne vivono più a lungo degli uomini, ma si ammalano di più in età avanzata anche a causa di fattori socio culturali e multi tasking propri dello stile di vita femminile; sono le donne, infatti, le maggiori consumatrici di farmaci e fruitrici del SSN, pur registrandosi negli ultimi anni una contrazione nel numero dei ricoveri “rosa”. Nelle giovani donne sono le malattie a trasmissione sessuali quelle più problematiche, poiché manca un progetto organico e strutturato di educazione alla sessualità e alla contraccezione. Solo il 16% delle donne in età fertile fa uso di contraccezione ormonale. Anche le dipendenze preoccupano molto.
       Dal 2001 a oggi sono aumentate del 34% le donne che consumano alcolici fuori pasto, fenomeno in crescita nelle più giovani: le consumatrici di alcol tra i 14 e i 17 anni sono raddoppiate. Sono 400.000 le donne dipendenti dal gioco d’azzardo, tra gli adolescenti gioca il 35,8% delle ragazze. È stupefacente come il 37% delle ragazze ricorra al web per “scoprire” il sesso o addirittura per cercare un partner.
       Quanto al fumo, tra i 15 e i 24 anni fuma il 21,8% delle ragazze e circa l’87% inizia entro i 20 anni. Nell’età adulta, per quanto riguarda la salute materna, si rileva un lieve decremento nel ricorso al taglio cesareo che risulta, però, sempre ben al di sopra della media raccomandata dall’OMS e sono in netto aumento le donne che ricorrono alla fecondazione artificiale. I problemi di salute mentale, peraltro trasversali a tutte le fasce di età, sono in forte aumento e riguardano il 38% della popolazione europea, in prevalenza le donne.
Картинки по запросу donna       La depressione perinatale, in particolare, colpisce in Italia oltre 90.000 donne e risulta sottovalutata sia dalle donne sia dai medici. Dal 2007 al 2011, si è registrato un aumento dell’incidenza e della prevalenza dei tumori femminili, il che rende sempre più urgente un ulteriore potenziamento delle attività di prevenzione oncologica e di screening organizzato. Anche l’osteoporosi, che riguarda il 25% delle donne oltre i 75 anni, è in aumento: una donna su cinque dopo i 50 anni è destinata a una frattura ossea se non attua un’adeguata prevenzione fin dalle prime decadi di vita. Si registra anche un aumento nella popolazione femminile dei fattori di rischio cardiovascolare quali sovrappeso, obesità e sedentarietà.
       Evidenziare le problematiche di salute femminile contribuisce a sensibilizzare le istituzioni per una migliore pianificazione degli interventi, dei servizi e delle strategie preventive, ma ha soprattutto un ruolo fondamentale nel rendere le donne protagoniste della loro salute e sempre più consapevoli che solo una corretta informazione consente di affrontare i problemi di salute con gli strumenti migliori.
Fonte http://boxmedia.com/status-di-salute-della-donna-in-italia/

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