giovedì 17 novembre 2016

Come aumentare la fertilità con la MELATONINA

Картинки по запросу melatonina        La melatonina è una molecola naturale “intelligente”, in quanto agisce solo quando è necessario, inoltre non è un farmaco, quindi è una sostanza priva di ogni controindicazione o effetti collaterali. La sua produzione decresce con l’invecchiare in quanto con l’aumento dell’età, la trasmissione di informazioni dalla pineale al sistema centrale dell’ipotalamo perderebbe capacità nel coordinamento dei bisogni fisiologici con la conseguente diminuzione della capacità di adattamento dell’organismo alle modificazioni ambientali e di conseguenza un aumento di suscettibilità dello stesso a diverse malattie degenerative quali infezioni, tumori ecc. Proprio per questo, alcuni studiosi ritengono che la riduzione dei suoi livelli di produzione è da imputare all’invecchiamento, in quanto il suo livello di secrezione diminuisce, al contrario, pertanto una somministrazione aggiunta di questa sostanza, si possa ritardare questo processo.
        La melatonina è un potentissimo antiossidante, capace di rimuovere i radicali liberi, i quali contribuiscono all’invecchiamento attraverso i danni da essi causati alle cellule e di diminuirne la loro formazione, proprio per questo, spesso i trattamenti di melatonina vengono presi in considerazione per la cura di patologie diverse tra loro, a carico di tutti gli apparati dell’organismo.
        Ovvio che a questo punto non bisogna partire per la tangente ed acquistare casse su casse di melatonina sperando sia un Elisir di lunga vita, ma è sempre bene consultare il proprio medico prima di iniziare una cura, proprio perchè possa valutarne un rapporto beneficio/rischio e possa avere nel vostro caso specifico.

Melatonina e Fertilità (FIV)

        Una delle principali cause di infertilità femminile è la scarsa quantità di ovociti, può essere semplicemente causata da una sindrome dell’ovaio policistico e questo può causare una scarsa qualità degli ovuli, portando così a diverse problematiche come per esempio la possibilità che non avvenga una corretta divisione cellulare o che vengano a mancare alcuni cromosomi.
Картинки по запросу fertilita donna        Il Word Congress of Fertility and Sterility di Monaco, ha presentato una nuova ricerca nel quale è stato dimostrato che una donna sottoposta ad un trattamento con ormone melatonina, può migliorare la qualità degli ovuli nella FIV (fecondazione in vitro).
        I ricercatori, capeggiati dal professore Hiroshi Tamura, partendo dal presupposto noto che la melatonina possiede effetti antiossidanti, hanno supposto che la melatonina sia connessa alla riduzione degli agenti ossidanti stressanti, perchè hanno notato che quando la concentrazione di melatonina nei liquidi follicolari aumentava in modo naturale, il livello del 8-OhdG (agente ossidante indice di scarsa qualità degli ovuli) diminuiva.
        Il team che lavora presso l’università Yamaguchi in Giappone, hanno sottoposto a un gruppo di donne che a causa dei loro oociti non sono rimaste incinte in seguito al trattamento di FIV, sono state successivamente divise in due gruppi. A 56 donne sono stati somministrati 3mg di melatonina prima dell’inizio del successivo ciclo di FIV, mentre a 59 di loro hanno iniziato un nuovo ciclo senza l’assunzione della sostanza.
        Questo a fatto rilevare agli studiosi che la melatonina ha fatto aumentare in modo significativo la concentrazione di melatonina intrafollicolare e diminuito in maniera drastica quella del dannoso 8-Ohdg.
        I risultati della ricerca hanno stabilito che il 50% degli ovuli delle donne che assumevano melatonina potevano essere fecondati con successo, mentre nell’altro gruppo il tasso di fecondazione ha raggiunto solo il 22.8%.
        Questo studio deve essere ancora confermato, ma è stato il primo che ha trattato pazienti sterili con la melatonina e visti i risultati si continuerà sicuramente su questa strada per trovare una soluzione al problema in quanto i ROS hanno un effetto tossico sulla maturazione degli oociti e la melatonina potrebbe proteggerli.

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