Il test è piuttosto semplice: occorre verificare la quantità di TSH presente nel sangue: in caso di ipotiroidismo o ipertiroidismo, infatti, i suoi valori cambiano enormemente. Il TSH (Thyroid Stimulating Hormone, o ormone tireostimolante) viene prodotto dall’ipofisi e regola la secrezione degli ormoni tiroidei; favorisce l’assorbimento dello iodio (componente fondamentale degli ormoni della tiroide) da parte delle ghiandole e in particolare la produzione degli ormoni tiroidei, T3 e T4.
Secondo gli esperti, la maggior parte delle donne ha un livello normale di TSH nel sangue quando i suoi valori si aggirano tra l’1 e il 2. In presenza di valori superiori al 2 o inferiori all’1, le donne non riescono a iniziare una gravidanza oppure devono sopportare frequenti aborti spontanei. In questi casi, un endocrinologo potrà effettuare il test del TSH (che consiste in un prelievo venoso dall’incavo del gomito) e valutare la cura da proporre alla paziente in base ai risultati.
Sono meno evidenti i legami tra disfunzioni della tiroide e fertilità maschile, ma anche in questi casi è utile effettuare dei test appositi. Il sistema endocrino (ipotalamoipofisi) regola la catena di eventi ormonali, che consente ai testicoli di produrre e diffondere in modo efficace lo sperma. I piu comuni disturbi ormonali riguardano un possibile elevato tasso di prolattina (presente nel 40% di maschi infertili), l’ipotiroidismo, che può causare una scarsa qualità dello sperma, o una bassa produzione di LH e FSH dalla ghiandola pituitaria, che significa l’arresto di sviluppo dello sperma e la progressiva perdita delle cellule germinali dal testicolo, il deterioramento del seme e il crollo della produzione del testosterone.
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