sabato 12 novembre 2016

Un Universo in crisi di fertilità

        Chi l’avrebbe mai detto, anche l’Universo è in crisi di fertilità. Un gruppo di astronomi europei, grazie ai risultati di un lungo e complesso studio, è infatti giunto alla conclusione che il tasso di formazione di nuove stelle nell'Universo è diminuito notevolmente nel corso della sua evoluzione e adesso è solo un trentesimo rispetto al suo massimo e che questo declino non sembra arrestarsi. Il modello accettato per l'evoluzione dell'Universo prevede che la prima generazione di stelle ha iniziato a formarsi circa 13,4 miliardi di anni fa, grosso modo 300 milioni di anni dopo il Big Bang. Molte di queste stelle dovevano avere dimensioni eccezionali per gli standard attuali e probabilmente avevano masse centinaia di volte superiori a quella del Sole, la loro evoluzione fu quindi rapidissima in quanto esaurirono molto presto il loro combustibile nucleare, esplodendo come supernovae dopo qualche milione di anni. Le stelle meno massicce sono  invece vissute più a lungo, per miliardi di anni.
        Il diagramma indica la variazione della formazione stellare nell’Universo da quando circa 11 miliardi di anni fa si formarono le prime galassie. I nuovi risultati mostrano il tasso di produzione di stelle è diminuito del 97% rispetto ad allora. (D. Sobral)
        Molta polvere e molto gas derivante dalle esplosioni di supernova vengono riciclati, andando formare nuove stelle. Il Sole, ad esempio, è una stella di terza generazione ed ha una massa tipica per gli standard attuali. Ma le stelle sono le componenti principali delle galassie, a prescindere dalla loro massa e  dalle loro proprietà. Svelare la loro storia è perciò fondamentale per poter capire l'evoluzione galattica. Per realizzare questo nuovo studio, sono stati utilizzati i telescopi UKIRT (UK Infrared Telescope),  VLT (Very Large Telescope) e Subaru, con i quali è stata effettuata una survey, la più completa mai svolta, sulla formazione stellare in galassie a distanze differenti. Osservare oggetti celesti è come fare un viaggio a ritroso nel tempo, per cui l’osservazione di galassie grosso modo dello stesso tipo situate a distanze diverse ci permette di vederle nei diversi stadi del loro ciclo evolutivo. Osservando la luce emessa dalle stelle in formazione, il teamha potuto stabilire il tasso di formazione stellare nel corso del tempo, scoprendo che la formazione di stelle nell'Universo è andata continuamente diminuendo negli ultimi 11 miliardi di anni, divenendo circa 30 volte inferiore rispetto al suo picco risalente a quella remota epoca. Una vera e propria crisi cosmica: se il declino che è stato misurato continuasse, soltanto circa il 5% delle stelle finora esistenti si formerebbe nel tempo futuro. Viviamo in un Universo dominato da stelle antiche: la metà di esse è infatti nata nel corso del boomdemografico verificatosi tra 11 e 9 miliardi di anni fa. Anche se il futuro sembra essere abbastanza buio, viviamo comunque in un periodo in cui la formazione di nuove stelle è ancora molto attiva.

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