Nella città di Firenze sono stati presentati alcuni nuovi studi che si occupano proprio di fertilità, legata in particolar modo all’universo femminile. La novità principale che è stata presentata riguarda l’Inositolo, ossia quello che è stato battezzato come molecola della fertilità e che dovrebbe rappresentare la nuova frontiera in fatto di cura della sindrome dell’ovaio policistico.
Questa sindrome colpisce una fascia di popolazione di circa il 5/10 per cento delle donne in età fertile, andando a compromettere la loro capacità di avere figli. Per questo motivo è assolutamente necessario trovare nuove terapie efficaci che possano preservare il mondo dall’infertilità e dall’incapacità di generare.
Grazie a questa molecola della fertilità, l’Inositolo, le donne potrebbero migliorare la propria qualità ovocitaria e dunque preservare maggiormente la loro capacità di rimanere incinte e di avere figli. La molecola la si può trovare in alcuni alimenti quali cereali, frutta e legumi. Sembra poi che ad esserne particolarmente ricchi siano la lecitina di soia, il riso integrale, l’avena, l’orzo e anche il grano saraceno. Fra gli altri alimenti che conterrebbero tale molecola della fertilità anche carne di maiale e carne di bovino. Seguendo una dieta equilibrata, che contenga questi alimenti, sarebbe dunque possibile beneficiare degli effetti positivi che l’Inositolo avrebbe sulla qualità ovocitaria e di conseguenza sulla fertilità.
Fonte http://salute.leonardo.it/fertilita
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