domenica 6 novembre 2016

Etica e buona prassi: la veritá davanti

medico_paciente1       La Riproduzione Umana Assistita é un ambito non esente da dibattiti ed implicazioni etiche e morali. Sono abituali quelli che affettano la generazione di embrioni nuovi quando la coppia che si sottomette alle PMA hanno giá embrioni congelati da un ciclo anteriore, la manipolazione dell’embrione e la diagnosi genetica; l’uso di gameti di donanti e la possibile convivenza dei loro figli legali con i biologi nel futuro; l’opzione dell’eliminazione di embrioni da parte dei progenitori senza un altro fine quando non desiderano cederli a altre coppie con fini riproduttivi o per la ricerca, l’etá d’accesso della donna alle PMA, e potremmo numerare una lunga lista di altri esempi che, all’interno della legalitá, affettano l’etica o le convinzioni morali di ogni centro di riproduzione assistita.
       Un’altra questione diversa dalle anteriori, e con una soluzione piú difficile, é la CATTIVA o DUBBIOSA PRASSI di alcuni centri di riproduzione assistita, non solamente in quanto alle applicazioni delle tecniche utilizzate, ma anche per quanto riguarda la mancanza d’onestá.
       Un aspetto molto preoccupante, é la mercificazione e lo sfruttamento da parte di alcuni elementi della classe medica dei problemi di sterilitá, approfittando della vulnerabilitá di quelle persone che soffrendo di gravi problemi di fertilitá sono facile preda di ciarlatani e persone disoneste, che incluso arrivano ad appropriarsi dei risultati ottenuti da altri centri che sí sono professionali seri e rispettuosi con le norme di comportamento etico, che devono dominare le diagnosi e trattamenti di Medicina Riproduttiva.

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