venerdì 20 dicembre 2013

FIVET dopo 50 anni: pro e contro



In Ucraina sorge una questione molto accuta dell’età massima di una donna che vuole sottoporsi alla procedura della fecondazione in vitro (la FIVET). Con il caso noto in tutto il mondo, quando una donna svizzera di 66 anni  ha partecipato ad un programma di fecondazione in vitro in Ucraina ed ha partorito i gemelli, si è scoppiata una vera guerra mediatica. La legge ucraina permette di eseguire le procedure della procreazione assistita (come la donazione degli ovociti e l’utero in affitto) e siccome nella maggior parte dei paesi europei le tali procedure sono vietate (per esempio, in Italia la maternità surrogata e` vietata dalla legge 40), molte coppie europee si recano in Ucraina. Per lo più in Ucraina non c’è nessun impedimento per quanto riguarda l’età massima per diventare i genitori e cioè l’Ucraina è diventata una destinazione principale per eseguire le diverse procedure della medicina riproduttiva. Il livello professionale della medicina riproduttiva in Ucraina è molto elevato, la legislazione ucraina permette di eseguire le tali procedure e i prezzi sono bassi (rispetto a quelli di USA, per esempio) non c’è nessun altro impedimento però la 66enne madre dalla Svizzera ha creato una grande discussione intorno al suo caso. Molti esperti affermano che la donna deve non solo partorire un figlio ma anche allevarlo e allora come lei riesce a farlo se lei è già “una nonna”? Un certo numero di tali casi ha spinto i deputati di Ucraina a modificare la legge sulle tecniche di procreazione assistita e limitare l'età delle donne che potrebbero sottoporsi alla procedura della fecondazione in vitro  fino a 51 anni. Però i medici ucraini sono sicuri che questi cambiamenti fermano lo sviluppo positivo di queste tecnologie e le  migliaia di donne restano infelici di non poter realizzare il loro sogno. Il presidente dell'Ucraina Victor Yanucovich non ha sostenuto questa proposta di legge dicendo che tale legge non era abbastanza elaborata e così l'età di una donna per poter fare un programma della fecondazione in vitro rimane illimitata. Per esempio, un centro della medicina riproduttiva di Kiev BioTexCom è uno dei leader nel campo della medicina riproduttiva che ogni anno aiuta a quasi 200 donne dell’età di 50 anni a partorire un bimbo sano grazie alla fecondazione in vitro. Però dopo il caso con la donna svizzera le autorità volevano togliere la licenza della clinica affermando che la sua attività è amorale: le pazienti di età matura per fare la FIVET, l’embriduzione degli embrioni attecchiti nell’utero ecc., però anche se tutte queste cose sono presenti, i bambini nascono sani e crescono nelle famiglie che prima sono state disperate ad averli. Si deve vedere la situazione dall'altra parte. In Europa già da tanto tempo la gente prima di tutto si laurea, trova un lavoro, guadagna i soldi, vive per se’ stessa e solo poì crea una famiglia con i figli. Ma la natura afferma che una donna dopo i 50 anni non può avere i figli senza aiuto della medicina riproduttiva. Per le coppie che hanno affrontato un tale problema la medicina riproduttiva è l’unica soluzione del loro problema. Per lo più, si deve ricordare che noi viviamo nel XXI secolo, nel periodo delle grandi scoperte e progresso scientifico, allora si deve sviluppare insieme con tutto il mondo ed andare avanti. Nel campo della medicina riproduttiva ci saranno sempre dei pro e contro ma dobbiamo ricordare che il tempo cambia, cambiano le persone e le sue esigenze, la scienza ci apre sempre i nuovi spazi e possibilità, perché non possiamo goderli?

8 commenti:

  1. dopo 50 anni e' ancora accettabile, ma 66 sono decisamente troppi. Bisogna pensare anche a come si sentira' il figlo quando sara' adulto..

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  2. Non mi capacito di come una donna possa partorire un figlio per poi darlo via per soldi o qualsiasi altro motivo.
    E dato che non me ne capacito e non lo giustifico, se una donna è disposta a liberarsi del proprio figlio per soldi allora ben venga, perchè se non altro il bambino avrà genitori che tengono realmente a lui.
    Se l’obiettivo è garantire un futuro roseo al bambino, il fine giustifica i mezzi.

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  3. Se c'e la volonta' e la possibilita' - io sono sicuramente favorevole!!!

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  4. In generale, quanto più si diffonderà l’inseminazione eterologa, sarà sempre più alto il rischio di inconsapevoli matrimoni tra consanguinei se non addirittura tra fratelli.
    Io non traggo conclusioni, ma la prospettiva è inquietante, sì o no?

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  5. Ho 38 anni e sto cercando di diventare mamma con l'aiuto di fecondazione assistita. Eppure sento il bisogno di diventare mamma al più presto possibile in quanto io voglio vedere il mio bambino che cresce, voglio prendere parte della sua vita, voglio vivere la mia vi per lui ed esserli vicino. Quindi, non vedo il motivo per posticipare la maternità (intendo diventare mamma dopo 50 anni). Il bambino si sentirà a disagio e tutti potranno chiamare la sua mamma la sua nonna. Inoltre, la mamma anziana non sarà in grado di crescere il bambino correttamente, di solito dopo i 50 la salute non è al massimo. C'è il tempo giusto per ogni cosa, c'è un momento giusto per diventare madre e non a 55 o 66 anni ...

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  6. Marzia, ritengo offensivo il tuo commento. Non sei certamente tu a decidere, quando sarà il momento giusto per avere il bambino. Quindi, se io cerco di rimanere incinta per 10 anni, e ho quasi 55, quindi dovrei smettere? O lo decidi tu? E se i tuoi tentativi non vanno a buon fine, smetti anche tu?

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  7. La mia esperienza di medicina riproduttiva è negativa e positiva nello stesso tempo. Mio marito ed io ci conosciamo da molto tempo e non riuscivamo a alla luce un bambino. E solo la fecondazione assistita ci poteva aiutare. I nostri problemi sono iniziati dal giorno in cui abbiamo deciso di visitare i centri per la riproduzione assistita. La così pubblicizzata Spagna ha voltato le spalle a di noi. Avevamo fatto tre tentativi lì e nessuno ha avuto il successo. Abbiamo speso un sacco di soldi, nervi, la salute. L’ultimo tentativo era andato proprio malissimo. Vale a dire, tutto è stato fatto come deve essere, secondo il piano, ma non c’è stato fatto il trasferimento di embrioni in effetti. Era un inganno crudele e il nostro denaro speso per niente. L’abbiamo saputo per caso, ma a dire la verità, noi non avevamo i soldi e il potere morale per iniziare le azioni legali. Dopo una pausa di sei mesi, siamo andati in Grecia. Trovato una grande clinica, fatto consulenza, condotto test necessari, e dopo che per caso, abbiamo sentito il racconto di una coppia. Ci hanno detto che la Spagna e Grecia lavora utilizzando ovociti di donatrici congelate. Materiale congelato non garantisce risultato positivo. Cliniche spagnole acquistano ovociti da donatrici in Ucraina. Poi abbiamo pensato. Se l'Ucraina vende ovociti buoni, allora dovrebbe eseguire programmi utilizzando quelli freschi. Abbiamo iniziato a cercare le cliniche ucraine in rete, e abbiamo trovato il centro medico BioTexCom. 100% garanzia di risultato, l'uso di ovociti freschi e il rimborso in caso di fallimento. In un primo momento abbiamo pensato che qui c’è qualcosa di impossibile. Comunque abbiamo colto l'occasione! E' valsa la pena !!! Abbiamo portato a casa dolce ragazzo e ragazza. La clinica è super! Grazie mille per la nostra famiglia finalmente felice!

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    1. Vorrei delle informazioni in più le posso parlare?

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