Il modello matematico è stato messo a punto da Dik Habbema, esperto dell'Erasmus University di Rotterdam (Paesi Bassi), che insieme ai suoi colleghi ha analizzato dati relativi alla fertilità naturale di 58 mila donne raccolti nel corso di 300 anni, fino agli anni '70 del secolo scorso. “Avevamo bisogno di dati da popolazioni in cui le coppie cercano di avere più figli possibili, e queste popolazioni sono rare”, ha spiegato Habbema per giustificare il ricorso a informazioni così datate.
Numero di figli desiderati e fertilità naturale non sono stati però gli unici fattori presi in considerazione. Il calcolatore di fertilità tiene infatti conto anche della possibilità di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita e del tasso di successo della fecondazione in vitr per donne di diverse età, stabilito in base a dati provenienti dai Paesi Bassi e risalenti al 2013. Considerando tutti questi fattori per assicurarsi una probabilità del 90% di avere 3 figli bisogna iniziare a tentare di concepire entro i 28 anni, mentre per averne 2 si ha tempo fino ai 31 anni e se l'intenzione è averne solo 1 si possono aspettare anche i 35. Se, però, non si è disposte ad affidarsi, eventualmente, alla fecondazione assistita bisogna affrettare i tempi: per garantirsi una probabilità del 90% di avere 3 figli bisogna diventare mamme entro i 23 anni, per averne 2 entro i 27 e per averne 1 entro i 32.
Ritardare i tentativi di concepimento porta infatti ad avere a che fare con le conseguenze del declino della fertilità, che nel caso delle donne inizia già a 30 anni e si riduce significativamente dopo i 35. Ciò fa sì, svela il calcolatore, che se non si è disposte a ricorrere alla procreazione medicalmente assistita la probabilità di avere 3 figli concependo il primo a 35 anni è solo del 50%; altrettanto probabile è riuscire ad avere anche 1 solo figlio se lo si concepisce a 41 anni.
Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare la situazione non viene molto migliorata dalla scelta di affidarsi, se necessario, alla procreazione medicalmente assistita. Come ha infatti sottolineato Habbema “la fecondazione in vitro ha un impatto limitato”. A confermarlo è ancora una volta il calcolatore, secondo cui essere disponibili alla fecondazione artificiale permette a una donna di aspettare solo 1 anno in più (dai 41 ai 42) per avere una probabilità del 50% di avere 1 solo bambino.
La procreazione medicalmente assistita, insomma, non è la risposta alla tendenza a posticipare sempre di più la prima gravidanza. Gli esperti sottolineano però anche un altro aspetto: il calcolatore non è personalizzabile. Le sue indicazioni, ha spiegato Habbema, “sono in genere valide per coppie in cui l'uomo non è più di 10 anni più vecchio della donna” e non tengono conto di altri fattori che possono entrare in gioco nella vita reale. Il calcolatore si propone quindi come uno strumento che aiuta a prendere una decisione su un tema in cui, però, gli elementi da tenere in considerazione sono anche molti altri.
Fonte http://salute24.ilsole24ore.com/articles/18011-un-calcolatore-per-la-fertilita-femminile
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