martedì 5 gennaio 2016

Prima gravidanza in Friuli grazie a diagnosi pre-impianto

Passi in avanti per la fecondazione assistita

         Sono moltissime le coppie che al giorno d’oggi decidono di rinunciare ad avere un figlio perché spaventate all’idea che il bebè potrebbe nascere affetto da una malattia: molte coppie portatrici di patologie genetiche – come la fibrosi cistica – spesso non vogliono rischiare di far nascere un bimbo malato, mentre molte altre decidono di rischiare e di portare comunque avanti la gravidanza.

         La novità in merito è che fino a solo qualche mese fa, la Legge 40 – la stessa che vietava il ricorso alla fecondazione eterologa in Italia – vietava alle coppie portatrici di geni difettosi la possibilità di ricorrere alla fecondazione assistita. Ma grazie alla decisione dei giudici della Consulta, la norma che vietava l’accesso alla diagnosi pre-impianto ed ai metodi di fecondazione assistita per le coppie fertili portatrici di malattie genetiche ai figli, è stata abbattuta.
         La coppia friulana portatrice di fibrosi cistica ha potuto fare riferimento alla professionalità e qualità del Servizio di Procreazione medicalmente assistita della Casa di cura Città di Udine, che, in collaborazione con il Centro di Oxford, ha effettuato lo screening genetico pre-impianto sull’embrione,   consentendo così alla coppia di ottenere le informazioni necessarie sul sto stato di salute. L’embrione che non presentava alcuna traccia della patologia è stato così trasferito nell’utero della paziente, con fecondazione in vitro: primo caso in Italia di gravidanza ottenuta in seguito alla diagnosi pre-impianto sull’embrione. Un segnale importante del cambiamento che avanza.
Fonte http://www.fecondazioneeterologaitalia.it/diagnosi-pre-impianto-in-friuli-prima-gravidanza/

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