mercoledì 6 gennaio 2016

Anoressia e Infertilità

Nella maggior parte dei casi i criteri standard per diagnosticare l’anoressia nervosa sono:
  1. magrezza estrema e non costituzionale con indice di massa corporea inferiore a 17,5;
  2. una forte paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso;
  3. una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, in questo caso il non essere soddisfatti del proprio corpo costituisce il fattore di rischio più elevato;
  4. nei pazienti di sesso femminile, un'amenorrea (sospensione del ciclo mestruale) da almeno tre cicli consecutivi dopo il menarca.
L’amenorrea può essere il primo segno visibile dell’anoressia mentale e può manifestarsi prima ancora che il dimagrimento sia visibilmente preoccupante: in questo caso è una forma di difesa dell'organismo, che cerca di risparmiare al massimo le sue energie.
Il ginecologo è il primo che può diagnosticare la terribile malattia e in una fase talmente precoce da poter permettere un recupero più probabile.
Pertanto il ginecologo ha il dovere di non liquidare le proprie pazienti rapidamente prescrivendo estro-progestinico al solo scopo di farle ritornare le mestruazioni, ma dovrebbe condurre indagini più approfondite per constatare se c’è un disturbo anoressico.
I danni metabolici causati dall’anoressia sono talmente seri che la riparazione di questi avviene molto più lentamente di quanto possa avvenire il recupero di peso, perciò spesso anche quando apparentemente sembra che l’anoressia sia superata, continua a persistere uno stato di amenorrea. Una volta che questi danni sono stati riparati, l’organismo riprende spontaneamente le mestruazioni come segnale di raggiunto benessere.
Per cui anche somministrare progesterone per curare l'amenorrea post-anoressica, è sbagliato per almeno due motivi:
  1. Si agisce sull'effetto ma non sulla causa: il corpo ha recuperato peso, ma non ha concluso tutti i suoi processi di recupero metabolico, per questo motivo ha bisogno ancora di energie e sostanze nutritive.
  2. A lungo andare il progesterone può risultare inefficace a indurre la mestruazione, fenomeno che prevede un livello adeguato di estrogeni circolanti, che si è ridotto progressivamente durante il dimagrimento. Il primo obiettivo nel recupero dei cicli mestruali è infatti l'aumento di tessuto adiposo, che è fondamentale nella produzione di estrogeni.
Se l’anoressia si protrae molto a lungo negli anni, e la donna rimane senza ciclo mestruale per troppo tempo, il ripristino delle normali funzioni ovariche può dimostrarsi molto difficile e niente affatto scontato.
Uno studio condotto dai ricercatori del King College e della University College di Londra ha messo alla luce come donne che hanno sofferto in passato di disturbi del comportamento alimentare impiegano oltre sei mesi in più delle altre per arrivare ad una gravidanza. Inoltre, e questo forse è il dato più preoccupante, oltre la metà delle pazienti che avevano trascorsi di anoressia, avevano avuto bisogno di stimolare la loro fertilità con tecniche di procreazione assistita.
Fonte  Tiemeier H. et al., Perinatal outcomes and gestational weight gain in women with eating disorders: a population-based cohort study. BJOG. 2012 Nov;119(12):1493-502. doi: 10.1111/j.1471-0528.2012.03467.x. Epub 2012 Aug 20.

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