mercoledì 13 gennaio 2016

Il travaglio dal punto di vista del bambino

Cosa prova il bambino durante il travaglio

          Siamo tutte informatissime su ciò che accade alla mamma durante il travaglio e nel periodo espulsivo, poco prima della nascita del bambino. Ma ci siamo mai chieste che cosa accade al bambino? Cioè come vive lui questa fase che precede la nascita? Vi sono in merito alcuni studi e grazie alle tecnologie che ci hanno permesso di monitorare il travaglio ed il parto dal punto di vista del bambino, possiamo rispondere a diverse domande in merito.

Come è possibile che la testa del bambino riesca a passare nel bacino della mamma?

          È un lavoro certosino di occupazione degli spazi. La dimensione della testa del bambino è circa 10cm di diametro; il bacino osseo della mamma ha una forma simile ad un imbuto, a sua volta ricoperto dagli strati muscolari e mucosi. Quindi per poter attraversare il bacino il bambino ha bisogno di girare la testa e il corpo in modo da occupare ogni volta il diametro più ampio e più agevole. Inoltre le ossa della testa del bambino non sono saldate tra loro, ciò consente, nel caso in cui la testa sia lievemente più grossa del bacino, un leggero accavallamento delle ossa riducendo quindi il diametro e consentendo il passaggio. L'accavallamento delle ossa craniche può essere sentito sfiorando la testa del neonato, è una sorta di scalino circa al centro della testa che ne percorre tutta la lunghezza dalla fronte all'inizio dell'osso occipitale. Tranquille però lo scalino non rimarrà per sempre, infatti con il passare dei giorni si appiana.

Il bambino sente dolore durante il travaglio?

          Non ci sono ancora studi definitivi in merito, possiamo dire però che: lo schiacciamento provocato dalle contrazioni e dagli spazi ristretti, la fatica di doversi spostare e l'apporto di ossigeno che cala durante le contrazioni, portano il bambino a vivere una situazione di stress intenso. Se questo stress non viene mantenuto sotto controllo con il monitoraggio del battito cardiaco del bambino durante il travaglio (specie nelle fasi finali) può portare danni anche seri come l'asfissia.

Cosa vede o sente il bambino durante il travaglio?

          I bambini già nella pancia della mamma a termine di gravidanza hanno i sensi sviluppati per cui sono in grado di percepire i suoni, odori, sapori e soprattutto, hanno una pelle molto sensibile. La vista è l'organo di senso meno sviluppato perché gli spazi piccoli dell'utero materno non richiedono sia particolarmente acuta. Quindi direi che più che vedere, il bambino sente a tutti i livelli sente le voci che vengono dall'esterno, sente i movimenti intestinali, cardiaci e respiratori della madre. Inoltre sente anche le contrazioni dal punto di vista tattile e avverte attraverso il passaggio degli ormoni dalla placenta se la mamma è stressata, stanca in ansia o ha paura.

Come si muove durante il travaglio?

          Il bambino come avete intuito è parte attiva del travaglio e collabora con la spinta della contrazione per rendere la nascita più agevole. Ad esempio, nelle fasi centrali del travaglio, spinge con i piedi sul fondo dell'utero durante la contrazione per aiutare la dilatazione uterina. Nella fase finale invece, in periodo espulsivo, il bambino ruota su ste stesso (non scambiando testa e piedi, ma dovete immaginarlo come se stesse rotolando da un fianco all'altro) per portare a contatto con l'osso pubico materno le sue ossa più resistenti. Al momento della nascita, metterà il suo occipite sotto l'osso pubico, utilizzandolo da perno, per far scivolare fuori l'intera testa. La stessa cosa la farà con la clavicola, usandola come perno per uscire completamente fuori dal corpo della mamma.

Il bambino può respirare durante il travaglio?

          L'apporto principale di ossigeno in questa fase resta sempre il sangue che passa attraverso la placenta e il cordone ombelicale. È quindi la madre la principale fonte di ossigeno per il bambino, ed è per questo che è così importante la respirazione in travaglio. Va però sottolineato che il bambino compie i cosiddetti movimenti respiratori fetali, ossia delle escursioni del torace che simulano quello che sarà il primo respiro una volta nato. Possiamo dire che faccia una sorta di prove di respirazione più che un vero respiro.

Cosa cambia se il mio parto non è spontaneo ma è un taglio cesareo?

          Vi sono alcune differenze rispetto ad un bambino che è nato spontaneamente. Innanzitutto la testa sarà più rotonda, meno schiacciata; il primo respiro sarà fatto più velocemente (questo secondo alcuni studi potrebbe risultare doloroso) e, dal momento che non ci sono state contrazioni, potrebbe restare veloce per qualche tempo in modo da permettere al liquido contenuto nei polmoni di fuoriuscire.
          Concludo proponendovi una riflessione. Ora che siamo a conoscenza di quali capacità abbia il bambino durante il travaglio, non riuscite a pensare a quanto sia importante che comunichiamo con i nostri bambini chiedendo loro aiuto durante il travaglio, fin da quando sono nella pancia? Non sono tradizioni popolari o riti folli e forse vale la pena tentare.
Fonte http://www.pianetamamma.it/parto/partorire-parto/cosa-sente-bambino-durante-parto.html

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