mercoledì 27 gennaio 2016

La Fecondazione in Vitro e l’Assisted Hatching

         Appena prima di trasferire  gli embrioni in utero, si tratti di embrioni freschi o congelati, viene praticato nella zona una piccola apertura  o la zona viene assottigliata con una tecnica di micromanipolazione. Il processo viene ripetuto per ogni embrione. I metodi correntemente impiegati per l’Assisted Hatching sono chimici, meccanici o con il laser. Il processo danneggia al massimo l’1% degli embrioni. Alcuni centri non eseguono questa tecnica quando и disponibile un solo embrione, perchй la sua eventuale distruzione rischierebbe  un trasferimento nullo. Gli embrioni “trattati” vengono trasferiti nella cavitа uterina, come sempre. In alcuni casi il trattamento и preceduto dall’assunzione di antibiotici per prevenire eventuali infezioni proprio perchй l’Assisted Hatching priva l’embrione dello strato protettivo che lo protegge dalla presenza di agenti pericolosi presenti nell’utero.
La Fecondazione in Vitro e l’Assisted Hatching         Il successo dell’Assisted Hatching varia molto in funzione dei singoli centri, probabilmente in relazione alle differenze soggettive tra i pazienti, all’esperienza e alla tecnica impiegata per l’Hatching in sй. Alcuni centri non riportano alcun beneficio dalla pratica indiscriminata dell’Assisted Hatching a tutti i pazienti, mentre altri riferiscono di miglioramenti significativi nelle percentuali di gravidanza e di successo degli impianti quando la procedura и stata effettuata in gruppi selezionati di pazienti.
Per chi и utile l’Assisted Hatching
  • donne di etа superiore a 39 anni, che impiegano per la fecondazione ovuli propri
  • donne che presentano fallimenti ricorrenti dell’impianto degli embrioni (tre o piщ transfer di embrioni senza gravidanza)
  • donne i cui embrioni presentano una zona pellucida spessa
  • donne con elevati livelli di ormone follicolostimolante (FSH)
http://www.fertilita.org

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