sabato 9 gennaio 2016

Fecondazione assistita in Gran Bretagna, speranza contro patologie rare

Dna malato sostituito con Dna sano nell’ovocita della mamma

          Questa tecnica permette di utilizzare il Dna mitocondriale appartenente all’ovocita di una donatrice sana sostituendolo al Dna malato: in questo modo, si rende possibile la nascita di bimbi sani, ‘correggendo’ il Dna della mamma. Una tecnica molto importante, che prevede un vero e proprio passo in avanti per la medicina e per la scienza, e soprattutto per la fecondazione assistita in Gran Bretagna, che è resa decisamente più affidabile.


          Ma non mancano le polemiche: questa ‘correzione’ potrebbe provocare una alterazione della composizione genetica dell’embrione e potrebbe, per questo motivo, essere pericolosa per l’embrione stesso. La sostituzione completa del citoplasma con quello di una donatrice sana provocherebbe inoltre una sorta di questione etica, per la quale il bimbo nato con questa tecnica potrebbe essere figlio di tre genitori.
          Ma secondo la responsabile del centro Sismer (Bologna), dottoressa Anna Pia Ferraretti, in realtà non è concreto dire che il bimbo abbia due mamme, perché nella sostituzione non si va a toccare quella parte di ovocita che consente la trasmissione di quelle caratteristiche somatiche che sono i tratti del volto, il colore degli occhi, l’espressione, ed altre caratteristiche che rendono possibile la somiglianza.
          La novità per la fecondazione assistita in Gran Bretagna è che la donazione del Dna mitocondriale potrebbe essere utilizzata per fornire energia alle cellule di quelle donne che non riescono in maniera naturale ad avere figli: rappresenterebbe, infatti, una vera e propria sferzata di energia.
Fonte http://www.fecondazioneeterologaitalia.it/fecondazione-assistita-in-gran-bretagna-speranza-contro-patologie-rare/

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