Lo studio. Bérard e colleghi hanno analizzato i dati relativi a quasi 145.500 gravidanze, studiandole dal loro inizio fino al decimo anno di età del bambino. Le informazioni utilizzate includevano l’assunzione di antidepressivi da parte della madre; in particolare, le donne sono state classificate come “esposte agli antidepressivi” quando avevano ricevuto almeno una prescrizione di antidepressivi durante il secondo o il terzo trimestre di gestazione. “Questo periodo - spiega Bérard - è stato scelto in quanto lo sviluppo critico del cervello del bambino avviene in questo momento”. Le diagnosi di autismo sono state invece ricercate nei registri degli ospedali; i ricercatori hanno preso in considerazione sia quelle indicate come autismo nell’infanzia, sia quelle di autismo atipico, sindrome di Asperger e disturbo pervasivo dello sviluppo. “Abbiamo cercato un’associazione statistica fra i due gruppi [di madri] - spiega Bérard - e ne abbiamo trovata una molto significativa: un aumento del rischio dell’87%”.
di Silvia Soligon (17/12/2015)
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