Un fenomeno sempre più diffuso
La parola sharenting non è altro che il risultato dell’unione tra i termini inglesi share, cioè condividere, e parenting, cioè essere genitori. Secondo gli studiosi americani, le più accanite appassionate di sharenting sui social network sono le mamme, seguite a breve distanza dai papà. Più precisamente, oltre il 50% delle madri e il 30% dei padri non hanno troppe remore a mettere in piazza, o meglio in bacheca, dettagli della vita privata della propria prole, corredando il tutto con immagini o addirittura video.
Le ragioni che spingono mamma e papà
Per molti, ogni occasione è buona per condividere con gli amici virtuali, chiaramente via social network, Facebook soprattutto, ogni piccolo progresso del bimbo. Solo per smania di “like” e voglia di apparire e farsi commentare? Non sembrerebbe. Secondo gli esperti, il 70% dei genitori sceglie di buttarsi a capofitto nello sharenting per trovare consigli e informazioni utili, per adempiere al proprio ruolo di mamma o papà al meglio. Ad animarli soprattutto il desiderio di chiedere alla rete qualche suggerimento su temi piuttosto popolari, come i problemi di sonno dei più piccoli (nel 28% dei casi), la loro alimentazione (26%) o la loro educazione (19%).
I rischi di questa moda
“Tuttavia, il confine tra condivisione ed eccesso di condivisione può essere sfumato. I genitori potrebbero condividere informazioni che il loro figlio, quando sarà cresciuto, riterrà imbarazzanti o troppo personali ma che una volta condivise sono difficili da annullare. Il bambino non avrà molto controllo su dove andranno a finire o chi ne verrà a conoscenza” hanno affermato gli studiosi. Un rischio di cui i genitori sembrano consapevoli: oltre la metà delle mamme e dei papà teme che in futuro i figli possano provare imbarazzo per le informazioni condivise quando erano bambini. Eppure, questa paura non sembra sufficiente a trattenerli.
Fonte http://www.bimbisaniebelli.it/mamma/psicologia/social-network-si-o-no-alla-pubblicazione-delle-foto-dei-figli-29420
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