Contrariamente a quanto la maggior parte delle persone pensi, il passaggio dalla vita a due alla vita familiare rappresenta un enorme cambiamento, forse il più grande, che una coppia deve affrontare. Innanzitutto il diventare genitori trasforma la vita coniugale con il rischio di un distacco affettivo di uno o entrambi i partner. Questo accade soprattutto alle coppie giovani, meno predisposte ai cambiamenti rapidi e all’accettazione di una vita coniugale “più matura”, il più delle volte nemmeno programmata.
Generalmente l’insoddisfazione affettiva è generata da tre fattori principali:
- gli atteggiamenti negativi del partner nei confronti della compagna, in particolare legelosie più o meno esibite che il neopapà nutre nei confronti del figlio e di quel legame esclusivo tra il piccolo e la mamma;
- la delusione del compagno che percepisce la nuova vita coniugale come noiosa, ripetitiva, faticosa e scarsamente erotica;
- la percezione di uno o entrambi i partner di una vita coniugale caotica, specie dopo la nascita del piccolo.
Dopo la nascita del primo figlio solo il 48% degli uomini si ritiene soddisfatto della propria vita di coppia ma solo il 28% considera buona la qualità della vita sessuale.
Per salvare il rapporto coniugale, la coppia dovrebbe riuscire a mantenere un proprio spazio per stare insieme senza il bambino. Il papà dovrebbe manifestare tenerezza e rinnovato entusiasmo, verso la neomamma, soprattutto nel caso lei risulti affaticata dalla depressione post-partum.
La donna, a sua volta, dovrebbe evitare di rendere esclusivo e morboso il rapporto con il figlio, cercando di dare le giuste attenzioni anche al partner. Infine di grande aiuto sono le reciproche famiglie in grado di alleggerire le fatiche dell’essere genitori. In questo modo i coniugi potranno ritrovare un equilibrio migliore, adattandosi con più serenità al cambiamento.
Fonte http://www.dolceattesa.rcs.it/2012/02/la-nascita-di-un-figlio-unisce-o-divide-una-coppia/
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