Il test combinato (Ultrascreen) è un test di screening prenatale che personalizza il rischio individuale di avere un bambino con problemi cromosomici: si esegue tra l’11ma e la fine della 13ma settimana di gravidanza.
E' applicabile a tutte le gestanti e, trattandosi di una metodica non invasiva, è consigliata in particolare alle donne al di sotto dei 35 anni. Il test si compone di un’ecografia con misurazione della lunghezza cranio-caudale (CRL) e dello spessore della plica nucale del feto (NT), nonchè di un prelievo di sangue materno, in cui vengono dosate (Bi Test) due sostanze prodotte dalla placenta, l’ormone beta-hCG (gonadotropina corionica) e la proteina PAPP-A. In base a queste informazioni, combinate con l’età materna, viene calcolato il rischio individuale che il bambino sia interessato da un’anomalia cromosomica. Questo test, quindi, non è diagnostico.
Fonte http://www.nostrofiglio.it/gravidanza/dizionario-della-gravidanza/test-combinato
E' applicabile a tutte le gestanti e, trattandosi di una metodica non invasiva, è consigliata in particolare alle donne al di sotto dei 35 anni. Il test si compone di un’ecografia con misurazione della lunghezza cranio-caudale (CRL) e dello spessore della plica nucale del feto (NT), nonchè di un prelievo di sangue materno, in cui vengono dosate (Bi Test) due sostanze prodotte dalla placenta, l’ormone beta-hCG (gonadotropina corionica) e la proteina PAPP-A. In base a queste informazioni, combinate con l’età materna, viene calcolato il rischio individuale che il bambino sia interessato da un’anomalia cromosomica. Questo test, quindi, non è diagnostico.
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