giovedì 20 agosto 2015

Che cos'è un'ovaia?
        Le ovaie fanno parte dell'apparato riproduttivo femminile. Sono due e si presentano come due ghiandole, delle dimensiondi di una mandorla, situate nella parte inferiore del bacino. Le ovaie sono unite all'utero dalle tube di Falloppio. Durante il ciclo mestruale, le ovaie producono e liberano un ovulo, che permetterà un'eventuale fecondazione.

Diversi tipi di cancro alle ovaie
        Esistono diversi tipi di cancro alle ovaie:
- Il cancro di tipo epiteliale: il tumore alle ovaie più frequente.
- I tumori germinali maligni.
        Attenzione, non bisogna confondere le cisti benigne alle ovaie con i tumori maligni (cancro). Quando una cisti viene diagnosticata, il medico la fa analizzare per sapere se contiene o meno cellule tumorali (biopsia). Se non scompaiono naturalmente, le cisti benigne possono anche essere rimosse.
Quali sono i fattori di rischio?
        Come per gli altri tipi di cancro, esistono dei fattori di rischio del tumore alle ovaie ormai certi e altri che devono ancora essere ancora verificati scientificamente, o che intervengono in modo più moderato:
- L’ereditarietà (un caso di cancro alle ovaie in famiglia), o un'anomalia genetica.
- Un precedente di cancro al seno (o un caso di cancro alle ovaie in famiglia).
- Nessuna gravidanza o una gravidanza tardiva.
- In certe donne, la precocità delle prime mestruazioni o l'età tardiva della menopausa possono costituire un fattore di rischio.
- Certi studi tendono a dimostrare che la contraccezione estro-progestativa ridurrebbe i rischi di tumore alle ovaie.
Ci sono dei sintomi?
        Ecco il più grande problema del cancro alle ovaie: l'assenza quasi totale di sintomi all'inizio della malattia, il che spiega le frequenti diagnosi tardive. A volte, tuttavia, alcuni segni clinici possono comparire: disturbi nel transito intestinale, dolori addominali, aumento della dimensione della pancia, sensazione di pesantezza nel bacino, perdite tra un ciclo e l'altro, stimolo frequente di urinare. Spesso, però, l'unico modo per diagnosticare un tumore alle ovaie è attraverso un'attenta visita ginecologica.
Come diagnosticarlo?
        Durante la visita, il ginecologo effettua una palpazione vaginale durante la quale potrà sentire una massa latero-uterina, più o meno voluminosa, che corrisponde al tumore. Per confermare la diagnosi, la paziente dovrà sottoporsi a uno scanner e una risonanza magnetica. Questi esami permetteranno anche di osservare l'estensione del cancro. Il tumore può anche essere scoperto durante un'ecografia chirurgica, fatta per altre ragioni.

Gli stadi del cancro alle ovaie
In base all'estensione del cancro, è possibile diagnosticarne lo stadio di evoluzione:
Stadio I: sono una delle due ovaie è toccata dal tumore.
Stadio II:il tumore canceroso tocca l'ovaia e altri organi presenti nel bacino.
Stadio III: il tumore ovarico si è esteso nella regione addominale e/o alle ghiandole.
Stadio IV: delle metastasi sono presenti in altre regioni dell'organismo.
Quali sono i trattamenti?
        Prima è diagnosticato, più il cancro alle ovaie sarà facile da curare. Generalemente, sia la chirurgia che la chemioterapia sono necessarie.
- La chirurgia:
        Prima di tutto, un atto chirurgico permetterà di asportare il tumore e anche le parti degli organi toccati dalle metastasi. Se il tumore è troppo sviluppato, sia le ovaie che l'utero verranno rimossi.
- La chemioterapia
        In alcuni casi, sarà necessario sottoporre la paziente ad uno o più cicli di chemioterapia dopo l'intervento, in modo da eliminare le metastasi che non sono state asportate chirurgicamente. A volte, sarà necessario ricorrere ad un secondo intervento chirurgico. Dopo il trattamento del cancro alle ovaie - come per tutti i tipi di cancro - è necessario sottoporsi a controlli regolari, in modo da tenere sotto controllo l'eventuale comparsa di nuove metastasi.

Fonte http://www.alfemminile.com/benessere-salute-benessere/cancro-ovaie-tumore-ovaie-s766006.html

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