Stresa, 23 mag. - Circa la meta' degli adolescenti ha almeno un problema andrologico, potenziale anticamera dell'infertilita' maschile, che in Italia sta raggiungendo livelli allarmanti. L'80 per cento dei problemi andrologici si sviluppa in eta' pediatrica ma almeno la meta' potrebbe esser evitata con la prevenzione. Questo e' uno dei temi che verranno discussi in occasione 32esimo congresso nazionale della Societa' italiana di andrologia (Sia), che si terra' a Stresa tra il 28 e il 31 maggio., L'evento sara' anche l'occasione per lanciare un progetto per la prevenzione andrologica in eta' pediatrica e adolescenziale, che vedra' coinvolti andrologi e pediatri.
"Non e' mai stata fatta una simile prevenzione nei pazienti in eta' evolutiva, un errore di cui si pagano le spese", ha anticipato Matteo Sulpasso, primario della U.O. di chirurgia pediatrica e andrologia pediatrica dell'eta' evolutiva, Clinica Pederzoli, Peschiera del Garda (VR) e membro della commissione nazionale Sia Prevenzione e Scuola. "Tutti i pediatri di famiglia italiani dovranno inserire nei bilanci di salute che fanno periodicamente anche la situazione andrologica del paziente, che verra' monitorata tramite la compilazione a eta' prestabilite di una scheda andrologica, messa a punto grazie alla collaborazione tra la Sia e la Societa' italiana di pediatria", ha aggiunto. Le fasce di eta' in cui andranno effettuati i controlli e compilata la scheda sono a 6 mesi e a 1 anno per posizione del testicolo, ipospadie, patologie del dotto peritoneo-vaginale, a 5 anni per fimosi, aderenze balano-prepuziali, patologie del dotto peritoneo-vaginale, dai 10 anni fino ai 14 anni per stadio puberale, varicocele sinistro e ginecomastia. Nel caso si riscontrassero anomalie, il paziente verra' inviato all'andrologo di riferimento per un approfondimento diagnostico. Il progetto presentato al congresso permettera' inoltre di tracciare una panoramica della situazione andrologica in Italia.
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