"L'iter è lungo, non per nostra scelta ma perché una legge prevede che questo particolare recepimento sia fatto per regolamento. In particolare - aggiunge -, il testo è già stato approvato dal Garante della Privacy, dal Consiglio Superiore di Sanità e dalla Conferenza Stato-Regioni. Adesso è alla Presidenza del Consiglio, che deve consentire il prosieguo dell'iter, e cioè per avere l'ok dal Consiglio di Stato e dalle commissioni parlamentari. A quel punto potremo emanare il decreto con il nuovo consenso informato e, soprattutto, iniziare le campagne di donazione dei gameti". "La sentenza della Consulta - obietta però Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni - era ed è immediatamente esecutiva, il ministero però non ha fatto nulla perché lo fosse nei fatti. Nei due anni sono state applicate tecniche eterologhe nel pubblico e nel privato.
Indipendentemente dalle azioni di governo che, quando ci sono state, hanno solo determinato la violazione dell'anonimato dei donatori. Il ministro - conclude - non trovi scuse per camuffare la mancanza di volontà politica. Si adoperi invece perché ci siano campagne informative, Lea aggiornati per consentire copertura a tutte le tecniche di fecondazione assistita".
Fonte http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/05/14/lorenzin-vicenda-antinori-non-e-legata-ad-assenza-ovociti_d30b114a-8bf0-412a-9f01-4ea97031c72d.html
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