1) “Bad responders e low responders”
Questi termini inglesi vanno ad indicare una cattiva “bad” o una bassa “low” risposta delle pazienti alla stimolazione ovarica. Una problematica sempre più diffusa, in costante aumento. La maggior parte delle pazienti ha più di 37 anni d’età e presenta un FSH elevato, ossia inizia la sua fase di transizione verso la menopausa. L’invecchiamento dell’ovocita causa un deterioramento del patrimonio geneticopresente nel nucleo. Anche nel caso in cui gli ovociti dovessero riuscire a produrre unembrione, quest’ultimo sarà debole e avrà un basso indice di impianto. Ecco dunque spiegato il motivo per il quale con l’avanzare dell’età, aumenta considerevolmente il rischio di andare in contro ad aborti genetici.
2) “Attenzione all’impianto”
Altro motivo di insuccesso di questi trattamenti può essere dovuto all’impianto: il trasferimento di embrioni si è rivelato fallimentare non portando alla gravidanza. In questi casi numerose coppie provano nuovamente (per farlo è necessario attendere 1 o 2 mesi, il tempo che spariscano i segni del trattamento eseguito in precedenza), altre preferiscono rinunciare.
3) Uova e follicoli
Purtroppo la fecondazione eterologa è una materia estremamente complessa che presenta mille insidie e difficoltà. Ecco dunque che da numerosi follicoli, all’apparenza normali, non è possibile estrarre uova; eccellenti uova impossibili da fertilizzare oppure che non riescono a svilupparsi correttamente e a formare embrioni.
4) Errati tempi di esecuzione
La fecondazione eterologa non fa di certo eccezione, anche qui gli errori medici sono tutt’altro che una rarità, identico discorso per quanto riguarda il biologo o problematiche riguardanti il laboratorio. Fra le cause di fallimento più frequenti, segnaliamo però il mancato rispetto delle tempistiche delle cure. Esempi? Un’iniezione da fare alle 8 del pomeriggio eseguita alle 6 di mattina, iniezione del farmaco sbagliato, anticipare un prelievo o un trattamento e così via.
5) Padre over 35
Purtroppo dopo i 35 anni gli uomini sono interessati da anomalie degli spermatozoi.
CONCLUSIONI
In linea generale, una gravidanza iniziata attraverso un trattamento di fecondazione assistita, non dovrebbe presentare differenze rispetto ad una “naturale”. La realtà?
E’ tutt’altra! Ansia, delusioni e sofferenza vengono amplificate a dismisura. L’impossibilità di avere un figlio in maniera naturale, il consistente esborso economico, lo spettro di non poter mettere un figlio al mondo in caso di fallimento. Fallimento tutt’altro che remoto, visto che, statistiche alla mano, sono sempre più gli insuccessi derivanti da questo tipo di trattamenti.Non scoraggiatevi troppo però..chi la dura la vince!
E’ tutt’altra! Ansia, delusioni e sofferenza vengono amplificate a dismisura. L’impossibilità di avere un figlio in maniera naturale, il consistente esborso economico, lo spettro di non poter mettere un figlio al mondo in caso di fallimento. Fallimento tutt’altro che remoto, visto che, statistiche alla mano, sono sempre più gli insuccessi derivanti da questo tipo di trattamenti.Non scoraggiatevi troppo però..chi la dura la vince!
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