La necessitò di una decisione arriva da ordinanze di tre tribunali per il ricorso di tre coppie sterili che si ritengono discriminate dal comma 3 dell’articolo 4 della legge 40. Le tre ordinanze risalgono al 2010 e al 2011 e riguardano tre coppie con problemi diversi. La prima in cui l’uomo soffre di sterilità per terapie subite in adolescenza, la seconda in cui la donna soffre di menopausa precosc e la terza in cui l’uomo è affetto da sterilità totale e irreversibile.
Se verrà abilito il divieto e le migliaia di coppie (4000 nel 2011) che ogni anno si rivolgono all’estero per una procreazione assisita eterologa, potranno affrontarla in Italia.
Non sarebbe a rischio quindi l’intera legge come invece ritiene il rappresentante dello Stato, l’avvocato Gabriella Palmieri.
Il divieto a ricorrere all’eterologa è sempre stato difeso da centrodestra e Chiesa ma siamo l’unico Paese europeo a vietarla. Ricordiamo infatti che la corte europea di Strasburgo ha dichiarato che il divieto della Legge 40 viola l’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. E questo va a netto sostegno di tutti i ricorsi che sono al vaglio della Corte Costituzionale.
Questione di ore e forse per molte coppie si riapre la speranza di poter ricorrere a questa tecnica.
Fonte http://www.periodofertile.it/attualita/pma-eterologa-in-italia-tanta-attesa-per-nulla
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