
Il tutto naturalmente dopo una lunga e accurata indagine (così come sempre accade nei percorsi adottivi) che accerti se quella coppia, etero o omo che sia, sia davvero adatta a crescere quella bambina o quel bambino.
Del resto proprio nei giorni più difficili della battaglia in Senato, quando diventava ogni giorno più chiaro che pur di far approvare le unioni civili la stepchild adoption sarebbe stata sacrificata, oltre 700 giuristi avevano firmato un appello "in nome dei bambini". Annunciando che seppure bocciata dal Parlamento l'adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali, sarebbe stata garantita dai tribunali.
E così sta avvenendo: soltanto a Roma ci sono stati già 15 casi di sentenze favorevoli a famiglie omogenitoriali, alcune già passate in giudicato, altre impugnate, altre ancora già davanti alla Corte di Cassazione. Nei fatti, comunque, una rivoluzione, molto simile a quanto avvenuto con la legge 40 sulla Fecondazione Assistita. In quel caso una pessima legge è stata cancellata dalle sentenze dei tribunali. In questo caso, invece, l'assenza di una legge ad hoc viene colmata utilizzando quanto già previsto nei casi particolari di adozione. Aggiunge Melita Cavallo: "Questi bambini ci sono, esistono, già vivono con due mamme o due papà. Se quella famiglia è salda e sana, se in quella famiglia il minore cresce sereno, perché dovremmo spezzare questi legami? Quello che conta è il benessere dei bambini, e tutelarlo è il compito primario di noi giudici".
Fonte http://www.repubblica.it/cronaca/2016/06/22/news/una_sentenza_che_nessun_tribunale_potra_ignorare-142570505/
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