lI giorno dopo la sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimo far pagare ai pazienti il costo della fecondazione eterologa, si riaccende il dibattito sulla procreazione assistita.
Nelle altre Regioni si paga solo il ticket
A destare polemiche è stata la disparità di trattamento riservata dalla regione Lombardia fra chi sceglieva la fecondazione omologa, che utilizza gameti provenienti dai membri della coppia, e chi invece optava per le fecondazione di tipo eterologa, dove gli ovuli e gli spermatozoi sono di persone esterne alla coppia. Fino ad oggi, infatti, chi sceglieva di partorire tramite fecondazione omologa doveva pagare soltanto il costo del ticket (pari a circa 500 euro), mentre chi si affidava all’eterologa doveva pagare per intero la prestazione, con tariffe che variano tra 1.500 e i 4 mila euro.
Diventare genitori è un diritto
Finalmente l’eterologa sarà per tutti
Al contrario, la Regione Lombardia aveva stabilito che l’eterologa non rientrasse nei livelli essenziali di assistenza, decidendo di porre a carico degli assistiti il costo di tutta l’operazione. “Era ora che arrivasse una sentenza come questa – sostiene Andrea Borini, direttore dell’Osservatorio sul turismo procreativo e presidente della Sifes (Società italiana fertilità e sterilità) – perché ritengo scontato che un Paese civile come il nostro dia accesso alla procreazione tramite eterologa anche a chi non ha i soldi per rivolgersi a un centro privato”.
Fonte http://www.donnamoderna.com/news/in-primo-piano/fecondazione-eterologa-a-pagamento
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