Tranquilli, le analogie si fermano all’animale selvaggio, nessuno dovrà ingurgitare nulla. Semplicemente, secondo lo studio dell’Università di Newcastle pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, nel seme del coccodrillo marino è presente un gruppo di proteine molto simili a quelle che si trovano nello sperma umano, in grado diconsentire agli spermatozoi di muoversi e riconoscere gli ovuli. “Il nostro obiettivo è di fare del coccodrillo marino un modello per comprendere le funzioni dello sperma a livello basico e vedere se possiamo applicare questa scoperta nel trattamento della sterilità nella nostra specie“, ha commentato il capoprogetto Brett Nixon.
Con questa ricerca, si è giunti anche a un altro risultato. Prima, si credeva che il processo di maturazione degli spermatozoi fosse unico nei mammiferi; invece oggi il team del professor Nixon ha dimostrato che lo sperma dei coccodrilli marini agisce in modo simile a quello dei mammiferi, inclusi gli esseri umani.
Con questa ricerca, si è giunti anche a un altro risultato. Prima, si credeva che il processo di maturazione degli spermatozoi fosse unico nei mammiferi; invece oggi il team del professor Nixon ha dimostrato che lo sperma dei coccodrilli marini agisce in modo simile a quello dei mammiferi, inclusi gli esseri umani.
Nessun commento:
Posta un commento