venerdì 5 febbraio 2016

FIVET: Il monitoraggio

        Il monitoraggio è indispensabile non solo per valutare l'efficacia della stimolazione ma anche per controllare l'eventuale insorgenza di una iperstimolazione ovarica, che è la più pericolosa complicanza di una FIVET (v. L'iperstimolazione).
        Di solito il monitoraggio inizia dopo 5-6 giorni di stimolazione e prosegue poi a giorni alterni o quotidianamente.
        Le ecografie consentono di misurare il numero e il diametro dei follicoli, mentre i dosaggi dell'estradiolo indicano come procede il loro sviluppo. La situazione può essere molto diversa da donna a donna (e anche da ciclo a ciclo per la stessa donna), dunque non c'è un numero giusto di follicoli o un livello giusto di estradiolo: 4 follicoli possono essere un ottimo risultato per una donna di 42 anni con l'FSH alto e un pessimo risultato per una donna di 25 anni con l'FSH basso. In linea generale una buona risposta alla stimolazione potrebbe consistere nel vedere 10 follicoli di almeno 20 mm di diametro, con un valore di estradiolo di circa 2000 pg/ml (ci si aspetta di trovare circa 200 pg/ml di estradiolo per ciascun follicolo maturo).
        Qui accanto, l'mmagine ecografica di un'ovaia durante la stimolazione: sono visibili vari follicoli, che appaiono come palline nere. I punti rossi evidenziano un follicolo maturo, di 17 mm di diametro.
        Quando le ecografie e i dosaggi mostrano che i follicoli hanno raggiunto un buon grado di sviluppo, si somministra una dose (in genere 10.000 UI) di gonadotropina corionica (v. La gonadotropina corionica), che simula il picco di LH e porta i follicoli alla maturazione finale. Poiché l'ovulazione avviene circa 36 ore dopo l'assunzione di HCG, il prelievo degli ovociti si esegue entro 36 ore dall'iniezione.

Fontehttp://www.cercounbimbo.net/index.php?pid=11

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