La ricerca, pubblicata su “Fertility e Sterility”, mostra che le preoccupazioni per lavoro o denaro, per esempio, possono condizionare le possibilità di successo della PMA. I ricercatori hanno riscontrato che le donne preoccupate per aver dovuto allontanarsi dal lavoro per eseguire test o fare trattamenti avevano 30% circa di uova fertilizzate in meno.
I ricercatori hanno preso un campione di 151 donne che avevano fatto richiesta di trattamenti di PMA. Alle donne è stato richiesto di rispondere a questionari riguardanti le loro preoccupazioni – su qualsiasi cosa, dal dolore all’intervento, all’anestesia ed effetti collaterali, fino al doversi allontanare dal lavoro e alla effettiva preoccupazione di avere un bambino. I questionari erano basati su una documentazione scientifica riguardante il rapporto fra stress e percentuale di successo nei trattamenti di PMA.
La Dott.ssa Marian Damewood, presidente della American Society for Reproductive Medicine ha affermato che si dovrebbe fare di più per alleviare lo stress e rendere più facile l’esperienza della PMA. Essa ha detto: “Quando i pazienti arrivano alla PMA, sono passati attraverso mesi, spesso anni, di diagnosi, cure e stress emotivo causato dall’infertilità. Bisognerebbe dar loro maggiori informazioni e si potrebbe incominciare con il creare una maggior flessibilità nella programmazione degli interventi necessari”.
La Dott.ssa Marian Damewood, presidente della American Society for Reproductive Medicine ha affermato che si dovrebbe fare di più per alleviare lo stress e rendere più facile l’esperienza della PMA. Essa ha detto: “Quando i pazienti arrivano alla PMA, sono passati attraverso mesi, spesso anni, di diagnosi, cure e stress emotivo causato dall’infertilità. Bisognerebbe dar loro maggiori informazioni e si potrebbe incominciare con il creare una maggior flessibilità nella programmazione degli interventi necessari”.
da BioNews
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