Durante un recente simposio internazionale di Serono ad Atene sono state rilevate le considerevoli differenze fra le diverse nazioni in materia di riproduzione assistita e si è sostenuta la necessità di procedere ad una migliore raccolta dei dati relativi. Arne Sunde, uno dei fondatori di ESHRE (Società Europea per la Riproduzione e l’Embriologia) , ha evidenziato le incredibili differenze nei Paesi Europei dovute sia a motivi religiosi che a motivi economici.
Prima del simposio era stato lanciato un questionario on-line sull’argomento, questionario che è stato proposto anche durante il simposio stesso. Le risposte - provenienti da 37 paesi – sono state più di 480. In questo modo si sono potute rilevare differenze stupefacenti di opinioni sulla gestione dei pazienti e perfino sul significato dei termini usati nella pratica quotidiana. Julian Jenkins, presidente di ECIT (ESHRE Classification of Infertility Taskforce) ha spiegato come ESHRE stia appunto lavorando per codificare un sistema computerizzato in grado di raccogliere le diverse informazioni tenendo conto delle differenze di opinione.
Nel dibattito che è seguito si è sottolineato come una sempre maggior collaborazione fra i diversi paesi sarà utile per aiutare ad aumentare la fiducia nella tecnologia della PA anche se la raccolta dei dati richiederà tempo.
Ritornando alla necessità di collaborazione, gli esperti hanno sottolineato le importanti differenze nella gestione sia clinica che scientifica della tecnologia della riproduzione con la chiara necessità di approfondire ulteriormente la ricerca per determinare quale sia l’approccio migliore e con la necessità di fornire una buona raccolta dati.
I partecipanti hanno applaudito con entusiasmo la proposta di avviare un programma di e-learning dal Febbraio 2006 presentando relazioni, questionari interattivi e creando opportunità di discussione.
Fonte "Progress Educational Trust"
Prima del simposio era stato lanciato un questionario on-line sull’argomento, questionario che è stato proposto anche durante il simposio stesso. Le risposte - provenienti da 37 paesi – sono state più di 480. In questo modo si sono potute rilevare differenze stupefacenti di opinioni sulla gestione dei pazienti e perfino sul significato dei termini usati nella pratica quotidiana. Julian Jenkins, presidente di ECIT (ESHRE Classification of Infertility Taskforce) ha spiegato come ESHRE stia appunto lavorando per codificare un sistema computerizzato in grado di raccogliere le diverse informazioni tenendo conto delle differenze di opinione.
Nel dibattito che è seguito si è sottolineato come una sempre maggior collaborazione fra i diversi paesi sarà utile per aiutare ad aumentare la fiducia nella tecnologia della PA anche se la raccolta dei dati richiederà tempo.
Ritornando alla necessità di collaborazione, gli esperti hanno sottolineato le importanti differenze nella gestione sia clinica che scientifica della tecnologia della riproduzione con la chiara necessità di approfondire ulteriormente la ricerca per determinare quale sia l’approccio migliore e con la necessità di fornire una buona raccolta dati.
I partecipanti hanno applaudito con entusiasmo la proposta di avviare un programma di e-learning dal Febbraio 2006 presentando relazioni, questionari interattivi e creando opportunità di discussione.
Fonte "Progress Educational Trust"
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