Secondo Arry Coomarasamy, coordinatore della ricerca, ci sarebbe infatti una stretta correlazione tra il numero di ovuli ottenuti con la stimolazione ovarica, durante un ciclo di fertilizzazione in vitro (IVF), e la probabilità di avere un bambino. Gli studiosi hanno ottenuto questo risultato elaborando i dati provenienti dalla Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA) su oltre 400 mila cicli di IVF, condotti tra il 1991 e il 2008 nel Regno Unito, mettendo in relazione il numero digameti prelevati in ogni ciclo con i relativi tassi di nascita. Come era logico attendersi, la probabilità di avere un figlio cresce all’aumentare degli ovuli ottenuti dalla stimolazione. Fino, però, a un numero di 15. Tra i 15 e i 20 ovuli prelevati, infatti, il tasso di nascita si mantiene stabile, mentre diminuisce fortemente superato i 20. “I nostri dati indicano che 15 è il numero di ovuli per cui si ha la più alta probabilità di concepire e portare a termine la gravidanza, riducendo, al contempo, il rischio di una sindrome da iperstimolazione ovarica”, ha infatti riportato Coomarasamy.
Utilizzando i dati tra il 2006 e il 2007, poi, i ricercatori hanno creato un modello predittivo ed elaborato un grafico (nomogramma) che mette in relazione il numero di ovuli e i tassi di nascita previsti con l’età della donna. Questo grafico – sostengono i ricercatori - può essere utilizzato dai medici come punto di partenza per stimare il numero di ovuli da ottenere durante un trattamento di fecondazione assistita.
Fonte: “Association between the number of eggs and live birth in IVF treatment: an analysis of 400 135 treatment cycles”, by Sesh Kamal Sunkara, Vivian Rittenberg, Nick Raine-Fenning, Siladitya Bhattacharya, Javier Zamora, Arri Coomarasamy.
Utilizzando i dati tra il 2006 e il 2007, poi, i ricercatori hanno creato un modello predittivo ed elaborato un grafico (nomogramma) che mette in relazione il numero di ovuli e i tassi di nascita previsti con l’età della donna. Questo grafico – sostengono i ricercatori - può essere utilizzato dai medici come punto di partenza per stimare il numero di ovuli da ottenere durante un trattamento di fecondazione assistita.
Fonte: “Association between the number of eggs and live birth in IVF treatment: an analysis of 400 135 treatment cycles”, by Sesh Kamal Sunkara, Vivian Rittenberg, Nick Raine-Fenning, Siladitya Bhattacharya, Javier Zamora, Arri Coomarasamy.
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