Quando fare l’esame?
Questi tamponi servono principalmente per individuare infezioni vaginali recidivanti o resistenti alle normale terapie. Sono quindi consigliabili in fase di prevenzione, oppure in previsione di una gravidanza, in quanto spesso infezioni come questa, possono essere causa di infertilità (a volte anche irreversibile), oppure di casi di abortività nelle prime dasi di una gravidanza.
Esistono alcune infezioni che non hanno sintomi percepibili, quindi sono difficili da individuare, a volte la fretta o la non curanza, ci portano a non dare peso a lievi bruciori che possono rivelarsi invece molto importanti nel riuscire ad identificare malattie che trascurate potrebbero rivelarsi dannose, ma se prese in tempo combattute e sconfitte, prima che gli effetti collaterali possano danneggiare a vita la nostra fertilità.
A questo punto, non sottovalutare eventuali solori addominali, soprattutto durante il rapporto sessuale, oppure controllare eventuali perdite genitali atipiche, in quanto potrebbero essere dei campanelli d’allarme al quale rispondere.
Come si svolgono gli Esami?
L’esame è assolutamente INDOLORE che dura pochi minuti, non è altro che di un prelievo di materiale dalla zona che si ritiene infetta, attraverso un tampone ovattato. Per l’analisi Endocervicale è necessario che venga applicato lo speculum, uno strumento che applicato internamente, serve per divaricare le pareti della vagina e permette di osservare bene dall’esterno il collo dell’utero. Vi assicuro che oltre il “Taac” dello scatto di apertura dell’apparecchio, non sentirete nessun dolore… ve lo assicura una fifona J!
Un pò come fanno vedere nei film quando prendono un “campione” per effettuare il test del DNA.
Dovrete sdraiarvi sulla solita poltrona ginecologica a gambe divaricate e nel limite del possibile rilassarvi, per permettere al dottore di inserire il tampone nella vagina per prelevare la secrezione prodotta e successivamente “strisciarla” su di un vetrino che verrà inviato in laboratorio per effettuare tutte le analisi del caso. Il dottore dovrà assicurarsi di inserire bene il tampone, per evitare che tocchi le parti esterne alla vagina, quindi per rendergli il lavoro più facile ed avere un risultato sicuro e non contaminato, vi consiglio di rimanere immobili e più rilassate possibile.
E’ possibile eseguire nello stesso momento più esami, quindi per esempio abbinare la conta delle colonie infettive e l’antibiogramma.
Cosa succede al campione prelevato
Il materiale prelevato, viene diviso in due. Una parte viene strisciato su di un vetrino che verrà esaminato al microscopio sia prima, sia dopo averlo sottoposto a speciali colorazioni e contrasti, la restante parte invece, verrà inserita in un apposito contenitore e lasciata “riposare” per permettere il rilevamento di eventuali crescite di batteri o funghi (esame culturale).
Il risultato si ottiene in tempi diversi, a seconda della velocità di replicazione di eventuali agenti infettivi, ma solitamente in 4/5 giorni al massimo.
Preparazione all’Esame
Per poter effettuare l’esame, bisogna sottoporsi ad una preparazione affinchè il risultato sia corretto:
Sospensione di cure antibiotiche ed antimicotiche per via orale o via vaginale per almeno 5 giorni prima dell’esame (salvo consiglio medico)
Astenersi da rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti
non effettuare irrigazioni vaginali nei 3-4 giorni precedenti
Considerazioni:
Diverse amiche del Blog, si sono sottoposte a questo esame ed hanno riscontrato di soffrire di un’infezione del quale non erano a conoscenza, ma che faceva in modo da ammazzare gli spermatozoi, per questo motivo, tutti i tentativi di restare incinta fatti fino a quell momento, risultavano inutili.
Una volta sottoposte a cure farmacologiche prescritte dal proprio ginecologo, sono riuscite a concepire nello stesso mese della cura.
Fonte https://wordpress.com/tampone-vaginale-e-endocervicale/
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