Partiamo dal presupposto che, stando anche alle svariate ricerche ed ai consigli di medici e ginecologi qualificati ed esperti, il sesso – se vissuto serenamente ed in maniera equilibrata – non è pericoloso in gravidanza, né per la mamma né per il bambino.
Molte future mamme vengono colte dalla paura di fare del male al bimbo che portano in grembo: si teme, infatti, che il pene possa toccare in qualche modo il piccolo e fargli del male. Del tutto impossibile: dal punto di vista anatomico, il bimbo è immerso nel liquido amniotico ed a meno che il collo dell’utero non sia aperto, il sesso non deve essere in alcun modo un tabù.
Molte future mamme vengono colte dalla paura di fare del male al bimbo che portano in grembo: si teme, infatti, che il pene possa toccare in qualche modo il piccolo e fargli del male. Del tutto impossibile: dal punto di vista anatomico, il bimbo è immerso nel liquido amniotico ed a meno che il collo dell’utero non sia aperto, il sesso non deve essere in alcun modo un tabù.
Quando rinunciare (o comunque chiedere consiglio al proprio medico o ginecologo) al sesso in gravidanza?
Durante il primo trimestre, che è in genere il più difficile per una donna in dolce attesa sia dal punto di vista fisico che psicologico, è bene confrontarsi con il ginecologo nel caso in cui vi siano perdite di sangue: in genere – ma non sempre – le perdite indicano una possibile minaccia di aborto, ed in questo caso la condizione che bisogna mantenere in ogni senso è il riposo.
Durante l’ultimo trimestre, invece, è possibile ed oltretutto anche consigliato avere rapporti intimi perché fa bene al corpo ed alla mente: nel primo caso, si mantengono in allenamento i muscoli pelvici – allenamento utilissimo per il travaglio – mentre nel secondo caso il rapporto sessuale migliora l’umore ed amplifica la complicità di coppia.
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