Il test si chiama combinato proprio perchè fornisce un rischio statisticamente calcolato sia sui dosaggi ormonali che sull’esito dell’ecografia, che per essere eseguita nella maniera corretta deve prevedere la misurazione della translucenza nucale, la visualizzazione dell’osso nasale e la misurazione dei parametri fetali. Questi dati, combinati con il suo peso, razza, fumo, tipo di fecondazione, diabete, pregresse gravidanze anomale, danno il rischio conclusivo.
Si assicuri che tutti questi parametri vengano inseriti dal ginecologo che le esegue il test combinato e il valore di rischio sarà calcolato correttamente.
Si assicuri che tutti questi parametri vengano inseriti dal ginecologo che le esegue il test combinato e il valore di rischio sarà calcolato correttamente.
Comunque, il test combinato ha una sensibilità tra il 87 e il 95% (e soprattutto per le trisomie 13, 18 e 21), in base alle modalità della sua effettuazione. L’unica possibilità, al momento, di conoscere la costituzione cromosomica del feto è effettuare un esame prenatale invasivo (villocentesi o amniocentesi) ma che comporta molti rischi .
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