venerdì 1 luglio 2016

Diritto fecondazione eterologa, coppie cercano donatori online

 Il diritto alla fecondazione eterologa       Una volta era il turismo riproduttivo: le coppie infertili che, dopo diversi tentativi falliti comprendevano che l’unica soluzione per loro era la fecondazione eterologa, erano costrette a rivolgersi all’estero, affrontando e sostenendo costi abbastanza elevati ed alimentando quello che, negli anni, venne chiamato fenomeno del turismo riproduttivo.
        Nonostante la sentenza numero 162 della Corte, con la quale, il 9 aprile 2014, le coppie hanno ottenuto una effettiva vittoria sulla Legge 40/2004 che vietava loro di affidarsi alla fecondazione eterologa in Italia, la situazione sembra essere rimasta alquanto invariata. La sentenza dichiara che è oggi possibile, materialmente, anche nel nostro paese fare riferimento alla fecondazione eterologa, ma nella realtà dei fatti le coppie devono affrontare mesi di attesa, perché nelle cliniche i donatori scarseggiano,
Diritto fecondazione eterologa        Tutto ciò sta alimentando un altro fenomeno, che è quello della ricerca donatori online: le coppie infertili, infatti, si mettono alla ricerca di donatori di gameti che possano sostenerle nella loro coronazione del desiderio più grande, che è quello di diventare mamma e papà. Il problema è molto più serio di quanto sembri perché in effetti la fecondazione eterologa dovrebbe essere una realtà accessibile a tutti, ma in concreto sono solo tre le Regioni italiane che riescono ad operare in questo senso.
        Il problema è anche legato ad una mancanza di supporto (anche economico) per i donatori: coloro che vogliono donare il loro seme o le donne che vogliono mettere a disposizione i loro ovociti per la causa delle coppie infertili, devono sostenere autonomamente le spese per gli esami necessari e non hanno la giornata lavorativa pagata. Una situazione che, invece, dovrebbe essere adeguata a quella dell’estero, dove è previsto un rimborso spese per i donatori e per le donatrici che vogliono aiutare le coppie in difficoltà a diventare mamma e papà.

Nessun commento:

Posta un commento