domenica 3 luglio 2016

Incinta al volante, cosa bisogna sapere

        Quando si aspetta un bebè, soprattutto se si è alla prima gravidanza, la primissima cosa a cui si pensa è il pericolo al quale potremmo sottoporre il bebè continuando a condurre la nostra vita nella maniera di sempre: incinta al volante, ci sono dei rischi oltre quelli già noti che coinvolgono anche le persone non in dolce attesa?
        La risposta è semplice: come emerge dalle dichiarazioni di ginecologi ed esperti, guidare in gravidanza si può, a meno che non vi siano problemi di salute o gravi disturbi che potrebbero rendere pericoloso il gesto di guidare.

        Tuttavia, anche se non ci sono particolari controindicazioni – sempre a patto che ci si comporti con buon senso – è comunque importante tenere conto di alcuni accorgimenti, sia nel primo trimestre – che è anche il più difficile per una donna incinta – sia negli ultimi mesi.
Incinta al volante        In genere, una donna smette di guidare intorno all’ottavo mese per motivi puramente pratici: il pancione in quel dato periodo di gestazione tende ad essere troppo pronunciato e non consente di muoversi in maniera del tutto libera e tranquilla, il che potrebbe essere problematico anche dal punto di vista dei movimenti.
        In linea di massima, si consiglia quindi attenzione scrupolosa:
  • Durante il primo trimestre, perché in questo periodo la donna in dolce attesa potrebbe soffrire di capogiri e improvvisi attacchi di sonno, pericolosi nel caso in cui ci si metta alla guida;
  • Durante l’ultimo trimestre, perché c’è il rischio di guidare con un certo affaticamento, oltre al fatto che la difficile circolazione delle gambe potrebbe provocare qualche fastidio. Da evitare, inoltre, i sobbalzi che potrebbero dare fastidio inutilmente al bimbo.

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