Secondo quanto emerge dalla ricerca condotta dai ricercatori danesi di cui è autrice la dottoressa Elisabeth Juul Gade, le donne che hanno problemi di asma hanno delle difficoltà evidenti di concepire con le metodologie di fecondazione assistita: si parla di circa due anni in più per i concepimenti con le tecniche di fecondazione a causa delle patologie respiratorie.
Secondo quanto è emerso dalle rivelazioni della stessa coordinatrice dello studio, questo legame tra la ridotta fertilità e i problemi respiratori era già noto da un punto di vista clinico, ma “con il nostro studio abbiamo dimostrato che l’asma avrebbe un’influenza negativa sulla fertilità, dal momento che aumenta il tempo che passa prima di restare incinta e riduce i tassi di natalità, specialmente nelle donne con più di 35 anni”.
Questo non significa che le donne con problemi di asma debbano temere una non riuscita in assoluto delle tecniche di fecondazione a cui si sottopongono, ma più semplicemente che sarebbe meglio iniziare a cercare una gravidanza in età più giovane ed eventualmente dare la priorità al trattamento dei sintomi dell’asma e delle condizioni respiratorie.
Per ricordare qualche numero: il tempo del concepimento è di 2,7 anni per le donne senza problemi di asma e 4,6 per quelle con problemi respiratori ed asmatici, con maggiore insuccesso dei metodi di fecondazione.
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