Quando una coppia progetta di allargare la famiglia e avere un bambino spesso si scontra con la realtà che questo non arriva subito, come invece si aspettava. Per questo è importante che gli aspiranti genitori abbiano uno stile di vita che favorisca la fertilità.
Ecco qui 12 comportamenti da seguire quando si vuole un figlio
1) Si comincia dall'alimentazione: sì a frutta e verdura, cibi integrali, olio extravergine d'oliva, evitare i grassi saturi come burro e strutto
Uno stile di vita amico della fertilità comincia necessariamente dall’alimentazione. E l’alimentazione migliore, anche quando si parla di fertilità, è la nostra buona dieta mediterranea, con tanta frutta e verdura fresche, cibi integrali, olio extravergine di oliva e pochi grassi saturi, come burro e strutto. E' provato che gli antiossidanti, in particolare la vitamina E, riducono i radicali liberi e danno un benessere generale a tutto l’organismo, in più preservano la salute delle ovaie e il funzionamento degli ovociti e proteggono le membrane cellulari dello sperma. “Di recente è stato pubblicato un lavoro che dimostra come le vitamine C e E siano correlate anche con la produzione di ovociti di buona qualità durante il ciclo FIVET e con il buon esito della gravidanza” dice Valeria Savasi, ginecologa ricercatrice dell’università di Milano e responsabile del centro di riproduzione assistita dell’ospedale Luigi Sacco di Milano.
2) Attenzione a non essere in sovrappeso: l'obesità compromette la fertilità sia della donna che dell'uomo
Un eccesso di peso compromette sia la produzione di ovuli che di spermatozoi. Nella donna infatti l’obesità può provocare alterazioni ormonali e cicli anovulatori (cioè senza ovulazione). In più le donne obese soffrono spesso anche della sindrome dell’ ovaio policistico, una patologia metabolica che crea difficoltà di concepimento. Negli uomini il discorso è più complesso, ma di certo un eccesso di tessuto adiposo determina una sintesi maggiore di estrogeni, che riduce la produzione di spermatozoi. Inoltre si è osservato che spesso gli uomini obesi sono inseriti in coppie infertili.
3) E attenzione anche a non essere sottopeso: si rischia di far saltare l'ovulazione
Un peso notevolmente al di sotto della norma, con una quantità di tessuto adiposo inferiore al 10% rispetto al proprio peso, compromette la produzione di ormoni, facendo saltare l’ovulazione. Non per niente uno dei primi segnali che si è scese sotto il ‘livello di guardia’ è proprio la mancanza di mestruazioni, come se l’organismo comunicasse che non ha scorte di grasso sufficienti per dare inizio ad una gravidanza. Lo scarso peso può influire anche sullafertilità maschile? “Sicuramente sì, anche se non conosciamo bene i meccanismi che intervengono in tal caso” risponde la dott.ssa Savasi
4) Smettere di fumare: infatti il fumo interferisce negativamente con l'ovulazione e riduce gli spermatozoi
E' uno dei principali nemici della fertilità, sia maschile che femminile. “E’ un dato di fatto che le donne che fumano hanno un rischio di infertilità del 60% più alto rispetto alle donne che non fumano” osserva la ginecologa. “Il fumo anticipa la menopausa fino a 4 anni, riduce la motilità delle cellule cigliate delle tube (che hanno il compito di favorire la risalita degli spermatozoi verso la zona terminale della tuba dove avviene in concepimento), aumenta i radicali liberi, provoca una produzione inadeguata di ormoni che interferisce con l’ovulazione;nell’uomo invece riduce la spermatogenesi e fa diminuire la concentrazione di spermatozoi nello sperma. È ovvio che il danno è maggiore quante più sigarette si fumano al giorno, ma la decisione più sensata e responsabile è quella di smettere del tutto di fumare quando si ha in progetto di avere un bambino”.
5) L'alcool danneggia gli organi riproduttivi e va ridotto: un bicchiere e mezzo per lei e al massimo tre per lui
L’alcol danneggia gli organi riproduttivi, perché interferisce con la produzione di gonadotropine, che hanno un ruolo fondamentale nel preservare la salute di ovaie e testicoli. Anche in tal caso il danno dipende da cosa e quanto si beve ed è aggravato se, oltre a consumare bevande alcoliche, si fuma. Le ultime indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità su alcool e fertilità (http://www.iss.it/binary/ rpma/cont/alcol. 1213185964.pdf) raccomandano agli uomini di non bere più di 3 bicchieri al giorno di vino (pari a 40 grammi di alcol) e alle donne non più di 1 bicchiere e mezzo (20 grammi). Una volta instaurata la gravidanza, invece, la raccomandazione per le donne è di eliminare del tutto il consumo di alcol poiché non c’è una dose considerata sicura per il benessere fetale.
6 )Praticare almeno mezz’ora al giorno di attività fisica aiuta a migliorare la funzionalità ovarica. Ma non esagerare con lo sport: troppa massa muscolare può bloccare l'ovulazione
L’esercizio fisico incide positivamente sulla fertilità femminile, poiché migliora la funzionalità ovarica. “E' stato dimostrato che nelle donne che soffrono di policistosi ovarica e obesità, l’attività fisica, associata ad una dieta equilibrata, riduce nel 50% dei casi i problemi di infertilità” sottolinea la Savasi. Si tratta di praticare almeno mezz’ora al giorno di attività di tipo aerobico, come camminata veloce, corsa o nuoto, senza voler strafare. Un eccesso di sport, anzi, può essere addirittura controproducente: le atlete agoniste e le grandi sportive infatti hanno una massa muscolare molto sviluppata ed un tessuto adiposo molto ridotto e questo può determinare un blocco della produzione di GnRH (un ormone che induce il rilascio di gonadotropine) e di conseguenza una mancanza di ovulazione. A proposito di sport, un po’ diattenzione da parte dei ciclisti incalliti: stare in bici per tante ore di seguito potrebbe ridurre la funzionalità della prostata e la spermatogenesi
7) Stare al sole facilita l'assimilazione di vitamina D, utile a regolare ovulazione e testosterone
Un’adeguata esposizione al sole, fatta con le giuste protezioni, facilita l’assimilazione dellavitamina D, una sostanza che, in base a recenti studi, è risultata utile alle donne nel regolare l’ovulazione e nei maschi nel regolare il testosterone. Non è un caso che la maggior parte dei concepimenti avvenga in agosto, quando ci si espone di più al sole (e si ha anche più tempo!).
8) Prendere la vita con più "filosofia", infatti troppo stress può causare disturbi nell'ovulazione.
Lo stress viene tirato in ballo spesso quando si parla di infertilità. “Lo stress fa produrre quantità elevate di catecolamine, adrenalina e cortisolo, che possono causare disturbi dell’ovulazione” dice Valeria Savasi. E' vero che c’è stress e stress e che non tutte le donne reagiscono allo stesso modo agli stessi stimoli, ma certi eventi stressanti, come un lutto, un trasferimento, un cambio di lavoro o uno stile di vita troppo frenetico possono, in donne più fragili emotivamente, determinare una produzione irregolare di Gnrh fino a causare un blocco delle mestruazioni.Fonte di stress può essere lo stesso fatto di non riuscire a concepire, tant’è che in coppie che cercano un bimbo da tempo, non di rado la gravidanza arriva proprio quando smettono di vivere con assillo l’arrivo delle mestruazioni. Va sottolineato tuttavia che non si può attribuire allo stress la colpa di tutto e se, dopo alcuni mesi di tentativi, il bambino non arriva, conviene affidarsi ad un bravo ginecologo per indagare sulle cause che possono ritardare la cicogna.
9) L'ambiente di lavoro deve essere sicuro e privo di sostanze tossiche
Quando si cerca un bambino, bisognerebbe evitare l’esposizione a sostanze potenzialmente tossiche, che potrebbero avere un’azione lesiva sui testicoli e sulle cellule deputate alla spermatogenesi. Anche nella donna l’ esposizione a sostanze nocive causa una produzione di radicali liberi che determinano un danno cellulare importante, che può influenzare la salute di ovaio e follicoli. In caso di dubbio, meglio parlarne preventivamente con il proprio medico.
10) Fin da giovani è bene avere rapporti protetti per evitare infezioni batteriche che possono provocare infertilità
I rapporti sessuali promiscui e non protetti possono determinare la trasmissione di germi, come il mycoplasma o la clamidia, che a lungo andare possono provocare patologie tubariche che danno problemi di fertilità. “Per questo bisognerebbe pensare a proteggere la propria fertilità sin da giovani, usando le dovute precauzioni quando si hanno rapporti sessuali liberi” sottolinea la dott.ssa Savasi.
11) Fare controlli una volta all'anno dal ginecologo e gli uomini dall'andrologo
Sarebbe opportuno che tutte le donne in età fertile effettuassero controlli all’incirca una volta all’anno dal ginecologo, per valutare lo stato di salute del proprio apparato riproduttivo, per escludere la presenza di fibromi o polipi che in alcuni casi possono interferire con il concepimento, e soprattutto per diagnosticare per tempo un’eventuale endometriosi, che spesso non dà sintomi ma che, se sottovalutata, può rendere infertili.
"Un tempo c’era la visita di leva obbligatoria a 18 anni, adesso gli uomini raramente si fanno visitare, a meno che non insorgano disturbi specifici, e si corre il rischio di trascurare patologie come il varicocele che possono interferire con la spermatogenesi fino a causare infertilità” dice la dott.ssa Savasi.
12) Non aspettare troppo per cercare una gravidanza: con gli anni diminuisce la quantità di ovuli a disposizione di ogni donna e peggiora la qualità degli ovociti
Man mano che si va avanti con gli anni, vi è una discesa lenta e fisiologica della fertilità femminile, che compromette la possibilità di concepire. E’ vero che ci sono tante mamme quarantenni che portano meravigliosamente a termine la loro gravidanza, ma è provato che se a 20-25 anni c’è il 25% di probabilità di restare incinte per ogni ovulazione, tali probabilità scendono al 10% a 40 anni, per poi ridursi a meno del 5% verso i 43 anni. Questo perché con gli anni diminuisce la riserva ovarica, cioè il ‘patrimonio’ di ovuli che ogni donna ha a disposizione, e peggiora anche la qualità degli ovociti, che potrebbero dare origine più facilmente ad aborti spontanei o patologie cromosomiche.
Una famiglia si forma quando si incontra la persona giusta e quando si creano le basi giuste per costruire un progetto di vita insieme, ma occorre avere sempre un occhio attento all’orologio biologico, che segue leggi della natura che non si possono contrastare.
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